Mettere in relazione gli oltre 16mila chilometri di binari e le oltre 2000 stazioni in tutta Italia con le principali mete di interesse turistico per promuovere una mobilità attiva e rilanciare un turismo di prossimità, slow e sostenibile riscoprendo e valorizzando le eccellenze di un'Italia fatta di gioielli territoriali, paesaggistici e culturali.
È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi da Rete Ferroviaria Italiana, società di FS Italiane, e l’Alleanza per la Mobilità Dolce (AMODO), presentato durante l’evento “Verso un Atlante della mobilità dolce in Italia”.
Con questa collaborazione RFI e AMODO vogliono sviluppare una mobilità sostenibile e multimodale, grazie anche alla realizzazione di un “Atlante della mobilità dolce” in cui verrà rappresenta la ricchezza di cammini, sentieri, ciclovie, greenways, borghi, siti UNESCO, parchi naturali e beni storici nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie.
Nel corso del prossimo anno verranno individuate le cosiddette stazioni di posta, quei nodi intermodali lungo la rete ferroviaria in cui il viaggiatore può trovare i sevizi e gli interscambi per vivere un’esperienza di viaggio sostenibile, coniugando gli spostamenti in treno con quelli in bici o a piedi per raggiungere in maniera veloce, comoda e sicura le principali mete naturalistiche, culturali, enogastronomiche e storico-sociali del nostro Paese.
Un progetto ambizioso che propone una visione strategica per il futuro del Paese, in coerenza con uno degli obiettivi perseguiti dal Gruppo FS Italiane: costruire un modello di mobilità sostenibile, integrata e diffusa sul territorio, a sostegno del turismo, dell'economia locale e delle aree interne.
«Rete Ferroviaria Italiana aderisce con convinzione al progetto di un atlante della mobilità dolce, insieme ad AMODO, consapevole che la ferrovia e le stazioni, fulcro di interscambio fra le diverse modalità di trasporto, ne rappresentano l’asse portante.
La mobilità dolce è lo strumento cardine per conoscere le meraviglie del nostro Paese muovendosi all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione al territorio».
Così l’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani ha aperto il webinar di presentazione del protocollo d’intesa tra RFI e AMODO che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Piacentini Esperto Cammini, Gabinetto del Ministro Franceschini, Giuseppe Catalano Coordinatore struttura tecnica e di missione del MIMS e Giuseppe Roma Vicepresidente TCI, Consigliere Federturismo. Per il Gruppo FS Italiane hanno partecipato anche Sara Venturoni Direttore Stazioni RFI e Luigi Cantamessa Direttore Fondazione FS Italiane.
Fiorani ha anche aggiunto: «Oggi la quota di viaggiatori che utilizzano il treno per turismo è circa il 12%, la gran parte degli spostamenti per fini turistici avvengono con l’auto privata. Sono dati di cui dobbiamo tenere conto per impostare le nostre strategie volte a incentivare l’utilizzo del treno». Ha poi ricordato l’impegno di FS e RFI nel promuovere la mobilità dolce: «Stiamo sviluppando importanti progetti per il riutilizzo delle linee ferroviarie non più in esercizio. Abbiamo già reso disponibili circa 500 chilometri di ex linee FS che sono state trasformate in greenways, grazie anche alla collaborazione degli enti locali con l’impulso del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Ulteriori 1.000 chilometri di linee sono pronte a essere trasformate in ciclovie nel prossimo futuro». Progetti importanti, ha concluso Fiorani, in un anno che l’Europa ha voluto dedicare al treno e alla ferrovia come vettori di uno sviluppo sostenibile.