«L’Accademia Chigiana non abbandona il suo pubblico e non smette di fare musica in questo difficile momento». Parola di Nicola Sani, compositore e direttore artistico della storica accademia senese. Cancellati gli eventi dal vivo, per le inevitabili misure restrittive del governo, la risposta per non interrompere la stagione è stata l’iniziativa Chigiana stops Covid-19. Una serie di concerti inediti trasmessi in streaming su YouTube, poi lasciati liberamente disponibili. Tanti gli appuntamenti in corso, che si protrarranno fino all’inizio dell’estate. 

Nicola Sani, photo © Sant'Agostino

 

Così, anche la storica Accademia Chigiana è in rete.

In questi anni abbiamo investito molto nel digitale, lavorando per convertire tutto il nostro archivio. Questo ci ha permesso, durante la quarantena, di essere pronti a rimodulare la nostra programmazione on demand e di continuare a essere vivi, attivi e di promuovere il nostro festival. La musica per tutti, prima di tutto.

 

Che cosa prevede il programma?

Dodici concerti inediti, che si sono tenuti negli ultimi tre anni durante il Chigiana International Festival, la stagione Micat in Vertice e la rassegna Tradire, trasmessi per la prima volta live in broadcasting.

 

Quali gli appuntamenti imperdibili?

Quelli del 7 e 8 maggio con Antonio Meneses, uno dei più grandi violoncellisti, in Bach to Brasil, che accosta le Suite del celebre compositore alle opere di artisti brasiliani contemporanei. Il 29 maggio e il 5 giugno, invece, presentiamo i due giovani finalisti del Premio Chigiana: il pianista Arseny Tarasevich Nikolaev e la violoncellista Ella van Poucke. Talenti destinati ai palchi internazionali.

 

Che valore ha la cultura in questo momento?

Fondamentale. La musica, nello specifico, racconta il tempo ed è importante quando ci sembra fermo, sospeso. È una lingua universale e fa ben comprendere i problemi di tutti. Questo ha un significato forte nelle difficoltà.

 

Quanto è importante lo spettacolo dal vivo?

L’ascolto live è imprescindibile. Concerto vuol dire essere una comunità che ode e suona insieme e vicino. La riproduzione è un binario parallelo ma mai sostitutivo, le soluzioni online sono eventi straordinari di supporto. Claudio Abbado faceva sempre registrare i suoi concerti come momenti di qualità.

 

Cosa lascia il tempo del Covid-19?

Un intervallo e un suono sospeso, quello del silenzio che avvolge tutto.

Nicola Sani ai microfoni di FSNews Radio

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