In cover, Barbara Foria © Cinzia Capparelli, stylist Luca Pisciottano, hair & make-up Antonio Morici, location Hotel de la Ville Roma, Rocco Forte Hotels
È senza dubbio uno degli assi di Quelli che..., lo show comico del prime time di Rai2, edizione serale del fu Quelli che… il calcio. Barbara Foria, napoletana doc e una lunga gavetta alle spalle, ha avuto un vero e proprio boom con le imitazioni delle giornaliste Serena Bortone e Myrta Merlino. E quest’anno torna con tante novità.
Quali sono i nuovi personaggi?
La prima è Donna Imma Polese, regina dell’Hotel La Sonrisa, il celebre Castello delle cerimonie. La studiavo da tempo e ho addirittura un gruppo su whatsapp con alcuni amici per commentare le sue gesta. È una delle personalità forti di Napoli, volevo regalarle ancora più lustro e simpatia. Anche perché io non sono imitatrice, faccio parodie.
Fai il verso anche a un’altra donna celebre?
Selvaggia Lucarelli, una capace di giocare su più campi: grande giornalista da inchieste, blogger, giudice di un talent show. Sembra cattiva perché la disegnano così, ma forse no… È una bella sfida che mi diverte molto.
Oltre alla tv che farai?
A maggio 2022 debutto con un nuovo spettacolo alla Sala Umberto di Roma. Spero in una grande tournée in giro per l’Italia.
Come si intitola?
Volevo nascere scema, una frase che tutte le donne dicono almeno una volta nella vita. Il sottotitolo è: magari non andavo in guerra. Nel mezzo del cammin della mia vita sono in una crisi oscura e la valutazione che ho fatto è: se fossi nata scema forse avrei vissuto meglio, non avrei avuto delusioni. Non è sempre un bene capire troppo.
Non solo teatro, però...
Su Rtl, ogni sabato dalle 9 alle 11, conduco con Armando Piccolillo il programma Chi c’è c’è, chi non c’è non parla, dedicato agli sfoghi degli ascoltatori che possono intervenire per denunciare torti o disservizi.
Anche la radio, quindi. Cosa ti manca?
Interpretare qualche ruolo drammatico al cinema. Lo dico in tutte le interviste.
Che cosa ti auguri dopo la fine della pandemia?
Che si vaccinino sempre più persone e non si torni indietro: la notizia dell’apertura del 100% dei teatri è bella e la gente non deve avere paura. Spero, soprattutto, che si possa tornare alla normalità e togliere le mascherine quanto prima, fare uno spettacolo vedendo il pubblico con il volto coperto è un po’ triste.
Articolo tratto da La Freccia