In cover Le Vie di Dante, Brisighella (RA) © Chiara Salvadori

Vien da chiedersi se abbia ancora senso parlare di viaggi in un momento in cui il mondo sembra essersi fermato, con gli aerei che restano a terra, gli alberghi che chiudono e lo spettro del virus che impedisce di sognare un altrove.

 

Ogni anno, noi di Lonely Planet cerchiamo di rispondere a una semplice domanda: qual è il posto migliore da visitare, adesso? La risposta sono i suggerimenti raccolti in Best in Travel e suddivisi nelle ormai tradizionali tre classifiche di Paesi, Regioni e Città.

 

Questa volta, però, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso rispetto al passato. Ci siamo guardati allo specchio e ci siamo detti che parlare di viaggi ha senso solo se si pensa e si agisce in modo diverso dal passato, perché il cambiamento nel nostro modo di viaggiare parte dal cambiamento di noi stessi. Per questo, nel Best in Travel 2021 abbiamo segnalato luoghi e persone che dimostrano un autentico impegno a favore della comunità, della diversità e della sostenibilità. Abbiamo dato spazio a chi rappresenta un esempio da seguire, senza distinzione tra luoghi, istituzioni, associazioni o privati cittadini.

Nella categoria sostenibilità, abbiamo premiato dieci realtà che stanno trasformando il mondo rendendolo un posto migliore, per noi e per le generazioni future. Come il Ruanda che è riuscito a scongiurare l’estinzione dei gorilla di montagna attraverso un piano di tutela ambientale che può essere adottato da altre nazioni.

 

Anche in Italia ci sono esperienze capaci di rappresentare un modello in termini di sostenibilità come Le Vie di Dante, iniziativa che raccoglie i percorsi tra Emilia-Romagna e Toscana sulle orme del Sommo Poeta nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della sua morte.

 

Fiore all’occhiello di questo patrimonio fatto di borghi, castelli e pievi romaniche è il Cammino di Dante, un itinerario che unisce Ravenna, dove il poeta fu sepolto, a Firenze, l’amata città che gli diede i natali.

Piazza del Duomo e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze © givaga/Shutterstock

Nella categoria diversità, ci sono luoghi che raccontano una storia differente o personalità che danno voce a fasce di viaggiatori che spesso non trovano modo di farsi sentire. Il mosaico di esperienze si compone di città come Amman, in Giordania, o l’arcipelago delle Sea Islands, negli Usa, fino alla minuscola isola di El Hierro, in Spagna, premiata per la sua anima ambientalista: prima isola al mondo a essersi posta l’obiettivo di produrre il 100% della propria energia da fonti rinnovabili.

 

Tra coloro che raccontano storie di inclusività c’è Jeff Jenkins, creatore di Chubby Diaries, sito web che fornisce informazioni pratiche ai viaggiatori oversize; oppure Wheel the World, agenzia di viaggi che consente a persone con disabilità di esplorare il mondo senza limiti, offrendo esperienze di viaggio accessibili in giro per il mondo.

 

Nella sezione comunità, abbiamo voluto evidenziare le iniziative di quelle persone che lavorano per offrire ai visitatori esperienze autentiche e promuovono un turismo che è insieme fonte di ricchezza e valorizzazione delle comunità locali. In Italia, la texana Georgette Jupe racconta Firenze attraverso gli occhi di artigiani locali e residenti stranieri, mostrando un volto inedito della città nel suo blog Girl in Florence.

 

In Kazakistan si promuove l’ospitalità dei viaggiatori nei villaggi rurali, proponendo soggiorni in case private che consentono agli abitanti di accedere a nuove opportunità economiche.

Mentre la città di Medellín, in Colombia, è stata capace di trasformarsi da capitale dei grandi trafficanti di droga a metropoli più cool di questo Paese sudamericano.

 

Un risultato impressionante è anche quello che sta cercando di raggiungere l’Australia, investendo 200 milioni di dollari per salvare specie autoctone come il koala e il dasiuro di Kangaroo Island, vittime degli incendi più disastrosi mai registrati nella storia del Paese. Secondo le stime, infatti, tre miliardi di animali sono rimasti uccisi o feriti in conseguenza di questa catastrofe.

 

Anche il turismo sembra destinato a svolgere un ruolo nella ricostruzione grazie a operatori che offrono ai visitatori la possibilità di piantare nuovi alberi. A tutti i viaggiatori che si offrono volontari per il lavoro di ripristino delle aree danneggiate è consentito rimanere nel Paese per 12 mesi, invece dei consueti sei, abbinando volontariato a visite esplorative.

 

Lasciarsi alle spalle il 2020 ci impone di cambiare sguardo sul mondo che ci circonda. Best in Travel 2021 è il nostro contributo per incoraggiare i lettori a viaggiare nella giusta direzione.

Articolo tratto da La Freccia