Fattoria Lischeto - Volterra (PI)

«Tu chiamale, se vuoi, emozioni». I versi cantati da Lucio Battisti sono la colonna sonora perfetta per la ripartenza. Dopo oltre due mesi di lockdown da coronavirus, gli italiani possono ricominciare a spostarsi e tornare in campagna, dove emozionarsi è la parola d’ordine. Gli oltre 23mila agriturismi nazionali sono infatti pronti ad accogliere in sicurezza i turisti, proponendo esperienze enogastronomiche, sportive, culturali e di wellness.

 

Dopo la chiusura forzata, che ha fatto saltare l’inizio della stagione, i soggiorni per le festività pasquali e i ponti di primavera, con perdite spaventosamente

vicine al miliardo di euro, il Governo ha dato il via libera alla riapertura. Notizia molto attesa da Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori italiani, poiché si tratta di strutture che nella maggior parte dei casi si trovano in località isolate con un numero contenuto di posti letto e ampi spazi all’aperto per il ristoro e il relax, in cui è possibile garantire il distanziamento adeguato tra gli ospiti. Per questo, nel rigoroso rispetto di tutte le misure di precauzione previste, si può ripartire da un viaggio a contatto con la natura, in un ambiente sano e incontaminato.

 

A nord, ai piedi del ghiacciaio dell’Adamello-Brenta, a Tione di Trento, sorge la Filanda de Boron, storica magione, terra del baco da seta nel ’700 e oggi suggestivo agriturismo circondato da vitigni resistenti, detti anche super bio perché non richiedono trattamenti fitosanitari. Qui gli ospiti possono partecipare, in piccoli gruppi, alla cura delle vigne di alta quota, che in tarda primavera vuol dire legatura dei tralci e sfogliatura delle viti, fra trekking e camminate all’aria aperta, con sosta alla cantina aziendale per degustare un bicchiere di Solaris in abbinamento a prodotti di stagione.

 

Nella campagna veneta, a Lusia, in provincia di Rovigo, l’orto didattico Il Profumo della Freschezza accoglie i turisti in un percorso olfattivo unico, composto da un centinaio di essenze aromatiche ed erbe officinali, creato per offrire un’esperienza di cromoterapia e aromaterapia. L’azienda, con oltre 60 varietà tra alberi e ortaggi che riforniscono al 100% l’agriturismo vegano, è un patrimonio di biodiversità. A disposizione dei clienti la cucina naturale e i drink salutari del Bar verde, sul posto o in modalità take away.

Agriturismo La Campana - Montefiore dell'Aso (AP)

Scendendo verso le campagne ravennati, a ridosso delle saline di Cervia, si incontra Palazzo Manzoni, ex convento del ‘400 trasformato in azienda agrituristica recuperando i vecchi vigneti della cosiddetta uva d’oro dei conti e i frutteti pregiati. Posto ideale anche per gli amanti dei cani che, tra passeggiate e buon cibo, possono regalarsi in tutta sicurezza uno shooting fotografico in compagnia del proprio animale.

 

Tappa da non perdere la Fattoria Lischeto, immersa nel paesaggio unico di balze e calanchi di Volterra (PI), dove l’ospitalità è a 360 gradi: il caseificio produce una vasta gamma di formaggi bio e olio extravergine d’oliva e vanta tra i suoi clienti star come Madonna e Robert De Niro. L’agriturismo promuove la cucina tradizionale toscana, anche da asporto per un pranzo contadino al sacco, il centro benessere si distingue per i bagni speciali nel latte caldo, individuali e in ambiente sanificato, come quelli amati da Cleopatra per mantenere intatta la sua bellezza.

 

A Montefiore dell’Aso (AP), tra le colline del Piceno e le spiagge della Riviera delle Palme, spicca invece l’agriturismo La Campana, che fa scuola coltivando piante tintorie, da cui si estraggono i pigmenti per colorare fibre e tessuti green. Una peculiarità che ha reso richiestissimi i suoi workshop di tintura naturale, riproposti a fine giugno: colore di punta l’indaco, estratto dalle foglie di guado, di cui è l’unico produttore in Italia. In più, escursioni in mountain bike, passeggiate botanico-mitologiche e aperitivi poetici all’aperto, con l’ascolto della migliore letteratura e la degustazione di vini e prodotti locali.

 

Un pezzo di storia al sud, Fattoria Biò ama definirsi azienda agricola con cucina, frutto dell’esperienza di quattro generazioni di pastori, che ancora oggi fanno la transumanza dalla Sila alla Marina, da Camigliatello a Rossano, ben 55 chilometri a piedi: una tradizione che si ripete ogni anno a gennaio e a giugno. Quest’estate, per evitare assembramenti non gestibili, i turisti che di solito la accompagnano

potranno seguirla virtualmente, tra dirette Facebook e immagini riprese dall’alto con i droni. Restano le proposte gourmet, tra vendita diretta e ristorazione, con il meglio dei sapori contadini calabresi e la cucina di Mario Grillo, insignito del riconoscimento

di Agrichef Cia per i suoi menù “secondo campagna”.

 

Per i più atletici invece, o per chi vuole rimettersi in forma dopo il lungo periodo di stop, da provare l’Agriturismo Serine, in provincia di Lecce, che può fregiarsi del titolo di Fattoria sportiva. Una sorta di palestra a cielo aperto, nata in collaborazione con la Fidal - Federazione italiana di atletica leggera, per allenarsi immersi nel verde della campagna, abbinando al fitness il mangiar sano e genuino.