In apertura foto del Comune di Caorle

In una delle scene finali della trasposizione cinematografica del 1939 de “Il meraviglioso mago di Oz”, Judy Garland nei panni di Dorothy ripete il mantra “non c’è casa che valga la mia, non c’è Paese che valga il mio”. 

In un momento complicato come quello che stiamo vivendo, la formula di Dorothy assume i contorni di un consiglio di viaggio: quest’anno vivere una “estate italiana” non avrà più il richiamo calcistico alle notti magiche del Mondiale ’90, ma significherà riscoprire mete vicine più o meno conosciute.

E serbarne un vivido ricordo attraverso le istantanee di chi ha deciso di viaggiare alla scoperta delle eccellenze nostrane. 

Tra queste, nel Veneto merita una menzione particolare Caorle, un antico borgo peschereccio attraversato da calli e campielli che hanno contribuito al soprannome di “Venezia in miniatura”. Una città caratterizzata dalle case del centro storico dipinte con i vivaci colori della tradizione veneziana, dal duomo con il campanile circolare, dal Santuario della Madonna dell'Angelo che si affaccia sul mare e dalle spiagge insignite anche nel 2020, per la quindicesima volta, del titolo di Bandiera Blu.

Per arrivare Caorle i viaggiatori possono scegliere fra i 200 collegamenti giornalieri di Trenitalia verso la stazione di Mestre. Da qui, si arriva a destinazione con un bus ATVO oppure si prosegue per la stazione di Portogruaro-Caorle – 64 treni al giorno fra andata e ritorno – e, tramite bus ATVO, si raggiunge il litorale.

Una volta in città, si potrà godere una vacanza rilassante senza dover rinunciare a nutrire anche la mente. Il palinsesto degli eventi culturali resta confermato: nel totale rispetto delle norme anti Covid-19, si svolgeranno nei mesi di agosto e settembre incontri con scrittori e personalità del mondo dello spettacolo oltre a concerti di jazz, pianoforte e lirica. Grande attenzione meritano i due eventi che chiudono la stagione. Durante il Festival Internazionale del Teatro in strada, intitolato "La Luna nel Pozzo" (primo fine settimana di settembre), Caorle diventerà palcoscenico per decine di artisti e teatranti e i calli della città ospiteranno spettacoli circensi, di giocoleria, di commedia e di marionette. Dal 22 al 26 settembre, si svolgerà il Caorle Film Festival, punto di incontro fra i videomaker indipendenti di tutto il mondo.

Foto del Comune di Caorle

Oltre allo spirito sarà nutrito anche il corpo: come da tradizione l’estate italiana è ricca di sagre e a Caorle ne vengono organizzate due molto interessanti: si tratta di “Sardee in grea”, una sfida alla griglia a chi cucina le sardine più buone e della “Festa del Pesce”, per degustare in riva al mare il pescato locale.

Ma Caorle ha molto altro di cui potersi vantare, perché è riconosciuto come uno dei comuni più inclusivi d’Italia verso tutte le esigenze personali. La predisposizione geografica fa sì che non vi siano particolari dislivelli, dove ci sono i pensano apposite pedane a favorire la mobilità di tutti. La mancanza di barriere architettoniche non si nota solo fra le vie del centro storico: l’offerta turistica, infatti, prevede una particolare accortezza per le persone a ridotta mobilità. Nelle spiagge sono presenti speciali carrozzine adatte a spostarsi agevolmente, tramite appositi percorsi, sia in acqua che sulla sabbia. È poi attivo un servizio di accompagnamento in mare da parte di personale specializzato, come previsto dal progetto “Il mare è di tutti”, promosso da Ulss 4 e Comune di Caorle.

Una buona vacanza implica anche che nessuno sia soggetto a vincoli di alcun tipo. Qui entra in gioco l’iniziativa Finalmente mare”, nata dalla collaborazione del Comune con il centro Don Moschetta e dedicata ad adulti e anziani non auto sufficienti. I servizi erogati, fra i quali il trasporto con mezzi attrezzati e l’organizzazione di attività di animazione, sono disponibili a richiesta in tutto il territorio comunale, indipendentemente dalla struttura ricettiva scelta per il proprio soggiorno.

L’idea di un luogo di villeggiatura inclusivo non si esaurisce solo nell’assistenza. E così, a Caorle hanno trovato il modo di rendere accessibile a tutti una delle principali tradizioni locali, la vela. Fra i caposaldi dell’estate caorlotta, infatti, rientra la “Cinquecento”, definita la regina delle regate d’altura per le cinquecento miglia di percorso da compiere senza scalo da Caorle alle Isole Tremiti passando per Sansego. La prima edizione è stata organizzata nel 1974, quella del 2020 prenderà il via il 5 settembre. Un importante appuntamento che ha contribuito a dar vita al primo corso di vela in Italia per non vedenti, progetto nato nel 2018 e di solito organizzato in giugno, quest’anno cancellato a causa del Covid-19. Un piccolo stop per una città che vive di entroterra e mare e che, passata l’emergenza, tornerà a fare navigare tutti. E, perché no, una fermata momentanea potrebbe essere un motivo in più per tornare a Caorle anche la prossima estate e vedere ancora più barche a vela solcare il mare col vento in poppa.

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