In cover, RÆFOUND by Christopher RÆBURN, uno dei 15 talent di Sustainable Style di Pitti Immagine

Fino all’ultimo si è sperato, ma purtroppo resta ancora chiusa Fortezza da Basso, a Firenze, luogo simbolo delle sfilate di Pitti Immagine. Anche per il 2021, infatti, le edizioni invernali delle fiere Uomo, Bimbo e Filati si tengono esclusivamente in modalità digitale, sulla piattaforma Pitti Connect.

 

Un approccio già sperimentato nel 2020 che, grazie ai social e alle dirette streaming, ha contribuito a rendere più democratico il mondo della moda, lasciando comunque inalterato il dialogo (virtuale) più stretto tra stilisti, brand, stakeholder e professionisti del settore.

 

«Abbiamo voluto tenere aperta l’opzione dell’evento dal vivo fino alla conferma ufficiale della sospensione, perché espositori e compratori avevano espresso il forte desiderio di incontrarsi fisicamente, seppure con tutti i dubbi del caso», commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. «Non è stato superficiale ottimismo né ostinazione a dispetto delle evidenze. Piuttosto una determinazione a non lasciare niente di intentato, con l’obiettivo di lanciare un messaggio positivo per i mesi prossimi», prosegue, confermando la volontà di vedersi a Firenze in estate.

 

Nel frattempo, si continua a lavorare a fondo sull’edizione digitale: «Adesso concentriamo tutte le nostre forze su questa. Per Pitti Uomo contiamo sull’adesione di circa 250 aziende che promettono di darci fiducia anche in futuro. Già a gennaio gli eventi in streaming, così come le collezioni caricate online su Pitti Connect, hanno avuto grande successo», conclude Napoleone.

Kiton, Autunno-Inverno 2021

La piattaforma, i cui contenuti saranno costantemente incrementati fino al 5 aprile, ha permesso di entrare in casa dell’imprenditore Brunello Cucinelli, a Solomeo (PG), per ascoltare la sua visione ottimistica del futuro: «Dobbiamo affrontare la ripresa con umiltà, coraggio e solidarietà». O a Napoli nell’azienda di Kiton, brand di alta sartoria, per scoprire come si realizza la giacca perfetta.

 

Dal web arriva forte e chiaro anche un messaggio green, capitanato da Herno, che utilizza materiali all’avanguardia per cappotti, giacche e piumini. Il fondatore Claudio Marenzi ha puntato su Herno Globe, etichetta contenitore che racchiude tutti i progetti sostenibili della main collection. Tenendo a mente i concetti di durata, riciclabilità e biodegradabilità, l’azienda si è impegnata a rivoluzionare tutti i processi industriali in chiave ecologica, nella convinzione che oggi più che mai sia necessaria un’evoluzione a livello produttivo. Ma anche nella capacità di raccontare la moda in maniera trasparente, inducendo imprese, dipendenti e consumatori a una presa di coscienza sulle questioni ambientali.

 

Da qui anche la scelta del brand di aderire, con un corner di 90 m2, al progetto Green Pea di Oscar Farinetti, a Torino: il primo green retail park al mondo interamente dedicato a prodotti sostenibili di diverse categorie merceologiche. Un modo per ripartire dopo la pandemia perché «domani il Covid-19 verrà ricordato sui libri di storia con cinque righe, mentre la salvaguardia del pianeta deve tenerci impegnati ogni giorno per cambiare il nostro modo di consumare e vivere», dice Farinetti. Un appello che Marenzi ha sposato appieno augurandosi di estendere il concetto di eco-sostenibilità di Globe a tutte le sue linee, «rendendole virtuose in eguale maniera».

Spencer Phipps, vincitore del Reda x Sustainable Style

Segue la stessa impronta green anche la seconda tappa di Sustainable Style, il progetto di Pitti Immagine lanciato la scorsa estate dalla fashion editor e talent scouter indipendente Giorgia Cantarini. Con questo contenitore viene confermato l’impegno della kermesse fiorentina a promuovere in maniera concreta una moda menswear responsabile, ospitando e valorizzando le creazioni dei più interessanti designer del mondo che sono stati capaci di coniugare l’etica produttiva con lo stile, l’estetica e il business. Quindici i talenti internazionali scelti: stilisti e brand emergenti provenienti da Perù, Corea, Regno Unito, Thailandia e Italia, capaci di unire il linguaggio estetico forte e definito con la responsabilità ambientale e sociale.

 

Durante la prima edizione di questo progetto, l’azienda biellese Reda – leader nella produzione di tessuti sostenibili in pura lana Merino – ha istituito il premio Reda x Sustainable Style, che quest'anno viene vinto da Phipps International. Lo stilista americano Spencer Phipps realizzerà una minicapsule per Rewoolution, brand activewear del gruppo piemontese specializzato nei capi per lo sport outdoor e il tempo libero. «Una mini collezione di cinque pezzi per un total look maschile», spiega Luca Martines, Ceo della divisione Consumer del Gruppo Reda, «che coniuga la passione di Phipps per la montagna e le attività outdoor con le linee di Rewoolution, strizzando l’occhio ai look anni ‘70 ispirati al celebre film All That Jazz del regista e coreografo Bob Fosse».

 

Non resta che scoprire le nuove collezioni eco-friendly su Pitti Connect, nella speranza di potersi incontrare a Firenze la prossima estate per la 100esima edizione di Pitti Uomo. «Perché c’è una grande volontà di ritrovarsi », conclude Napoleone, Ad di Pitti Immagine, «ci manca il contatto personale e quell’entusiasmo che solo la fiera fisica può trasmettere. Anche se l’esperienza digitale ormai è diventata fondamentale e necessaria per comunicare con tutto il mondo».

Articolo tratto da La Freccia