Quando sei alla guida tutto può aspettare è il claim del nuovo spot di Anas sulla sicurezza stradale premiato al Giffoni Film Festival come miglior spot sociale. Realizzata in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, la nuova campagna è stata accolta con grande entusiasmo dai numerosi giovani presenti alla 54esima edizione della manifestazione cinematografica che si svolge ogni anno a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

 

“L’incidentalità stradale – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Aldo Isi - è la prima causa di mortalità in Italia fra i più giovani. Così per Anas è importante essere presente al Giffoni Film Festival per un confronto doveroso con i ragazzi sul tema dell’educazione alla sicurezza stradale”. Ricorda l’Ad Isi: “Anas si è posta lo sfidante obiettivo di ridurre al 2030 del 50% le vittime di incidenti stradali per uniformare l’Italia ai livelli dei più avanzati paesi europei”.

Ospite d’eccezione, il regista internazionale Gabriele Muccino ha consegnato il premio sottolineando l’importanza sociale del messaggio lanciato da Anas e l’efficacia del nuovo spot.  

 

“Sottovalutiamo il potere di distrazione del telefono perché siamo abituati a utilizzarlo in contesti diversi senza immediate conseguenze gravi – ha affermato Muccino – ma quando siamo alla guida basta una breve distrazione per avere conseguenze devastanti. Molti di noi credono, ma sbagliano, di essere in grado di fare più cose in contemporanea. Ma la verità – ha sottolineato Muccino – è che il nostro cervello non è progettato per il multitasking efficace. Se cerchiamo di dividere la nostra attenzione tra la guida e altre attività la qualità della nostra attenzione si deteriora. Aumenta così il rischio di incidenti mentre la guida richiede costante concentrazione. Per questo motivo, lo spot di Anas va divulgato e visto da tutti”.

anas al giffoni 2024

Anche l’Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets è intervenuta all’evento per esprimere apprezzamento per lo spot.

 

“L’AFVS - Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets, accoglie con grande favore lo spot di Anas sulla sicurezza stradale – ha dichiarato la Vicepresidente Associazione Familiari e Vittime della Strada Silvia Frisina - la scelta di utilizzare noti influencer è molto efficace: riesce a coinvolgere direttamente i giovani e così trasmette messaggi fondamentali di prevenzione e sicurezza in modo moderno e immediato. I social ormai fanno parte del nostro quotidiano: possono e devono contribuire a ridurre gli incidenti stradali e a salvare vite umane”.

 

La cerimonia di premiazione si è svolta durante un talk dedicato al regista. Con la visione di scene tratte da alcune sue opere (L’ultimo bacio, Sette anime, A casa tutti bene) Muccino ha sottolineato ai ragazzi l’importanza di un comportamento corretto sulla strada. È emerso che mentre al cinema lo spettatore è concentrato sul film, quando utilizza dispositivi personali è intento a fare anche altro come guidare un veicolo. Senza prestare, di conseguenza, la dovuta attenzione. Lo dimostra la recente ricerca di Anas condotta da CSA Research – Centro Statistica Aziendale: il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare.

Nell’ambito della manifestazione Anas ha svolto numerose attività interattive e formative dedicate ai ragazzi. Durante un contest i giovani sono stati invitati a condividere le proprie riflessioni sullo spot e sulla guida responsabile proponendo un nuovo claim per la campagna del prossimo anno. I tre migliori contributi sono stati premiati.

 

La partecipazione di Anas al Giffoni Film Festival contribuisce alla mission aziendale per portare fra i più giovani il messaggio della sicurezza stradale nell’ambito della campagna “Guida e basta”: il rispetto del codice della strada resta un valore fondamentale. Un dovere etico e sociale, ma anche un patrimonio da diffondere e condividere senza sosta. Il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore, conseguenza di distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione.

Proprio l’incidentalità stradale la prima causa di mortalità in Italia nella fascia 19-23 anni.