Vaccini alla stazione Roma Termini, un treno sanitario e una fermata dell’Alta Velocità a Orte (Viterbo). Sono le principali novità annunciate dall’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, nell’ambito dell’evento Lazio, futuro in corso. Al via le infrastrutture per lo sviluppo, organizzato dalla Regione Lazio oggi, 22 febbraio. Tra i partecipanti anche il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, la rettrice dell’Università Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, e i presidenti di Unindustria, Angelo Camilli, dell’Autorità Portuale, Pino Musolino, e di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti.

 

Dall’8 marzo il principale scalo della Capitale diventa il primo hub ferroviario in Italia in cui sarà possibile effettuare le vaccinazioni per prevenire il Covid-19. Un’attività di evidente interesse nazionale per la cui inaugurazione sarà invitato il presidente del Consiglio Mario Draghi. In quell’occasione – ha anticipato Gianfranco Battisti – sarà presentato anche un treno sanitario, dotato delle più alte e innovative tecnologie, che Ferrovie dello Stato mette a disposizione della Croce Rossa e della Protezione Civile per garantire i necessari spostamenti ai pazienti affetti da coronavirus o con altre malattie gravi.

Prosegue, inoltre, il piano di ampliamento del network di stazioni in cui fermano i treni ad Alta Velocità. Nel Lazio, dopo quelle di Frosinone e Cassino nella parte meridionale della regione, è la volta di Orte, snodo fondamentale per accogliere l’ampio bacino di utenti della zona settentrionale a cui si aggiungono quelli dell’Umbria (dove dal 18 febbraio un Frecciarossa ferma anche a Terontola). «Connettiamo questi territori all'Europa – ha dichiarato Gianfranco Battisti – perché il treno ad Alta velocità significa creare le condizioni per entrare in un sistema di collegamento transnazionale».

Lazio: 15 miliardi di investimenti per una mobilità rinnovata

L’evento di questa mattina è stato un’occasione per ricordare quanto già fatto e quanto in programma nell’ambito della mobilità nel Lazio, un territorio che già presenta la media più alta in Italia di spostamenti in treno (13%). Il Gruppo FS ha messo in campo per il Lazio 15 miliardi di euro di investimenti, 10 sull’infrastruttura ferroviaria, 3 su quella stradale, il resto per nuovi treni e asset immobiliari, generando 7mila posti di lavoro all’anno, con un contributo di 1 punto percentuale sul PIL.

 

I principali progetti su cui sta lavorando riguardano il completamento dell’anello ferroviario di Roma e del raddoppiamento della Roma-Viterbo, il collegamento Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona, quello Roma-Pescara (che dovrebbe rientrare nel Recovery Plan) e quello con l’aeroporto di Fiumicino, per il quale è previsto il quadruplicamento delle linee e una nuova stazione ancora più evoluta dal punto di vista dei servizi.

Nuovi treni e rigenerazione urbana

Cambierà anche l’esperienza di viaggio, utilizzando treni più performanti e tecnologicamente avanzati: nel 2023 l’età media della flotta raggiungerà la media europea, passando dai 14 anni del 2018 a 6 anni. Nuovi treni Rock si aggiungeranno ai quelli già in circolazione, insieme a treni bimodali (trazione sia elettrica sia diesel) e treni da 200 km/h.

 

Fondamentali, inoltre, gli interventi di rigenerazione urbana. Per la stazione Tiburtina è in corso l’attuazione e la revisione dell’Accordo di programma da parte di FS Sistemi Urbani e Roma Capitale per configurarla come hub strategico della città. Sopra la stazione Termini è quasi completa una piastra di 1400 posti auto ed è stato lanciato un progetto di riqualificazione di Piazza dei Cinquecento. La stazione Tuscolana partecipa al bando internazionale Reinventing Cities per la decarbonizzazione, mentre a Trastevere sarà aperto un nuovo fronte sud e prolungata la bike lane di Quattroventi.