La nostra sicurezza dipende dai comportamenti individuali e dal rispetto delle regole, perché alcune condotte sbadate o superficiali rischiano di pregiudicare la nostra stessa vita. Parte da questo semplice assunto, la prima campagna di comunicazione firmata dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS con le società RFI e ANAS e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Regole. Una sicurezza per la tua sicurezza”, il claim della campagna e degli spot realizzati dall’agenzia Hdrà ADV con la regia di Riccardo Grandi, che sottolineano come ogni atteggiamento sbagliato o regola non rispettata (come l’attraversamento improprio dei binari a piedi, su mezzi a due ruote o in automobile, ma anche l’oltrepassare sbadatamente la linea gialla segnata a terra su ogni marciapiede di stazione) potrebbe avere delle conseguenze irreparabili. È in questo contesto che il tabellone delle stazioni diventa una sorta di promemoria visivo che ricorda le potenziali conseguenze di comportamenti superficiali o errati. Conseguenze, purtroppo, spesso letali visto che ogni anno in Italia in media si verificano circa 250 incidenti ai passaggi a livello, che nel 10% dei casi hanno comportato conseguenze gravi o mortali, e si rilevano oltre 2.600 indebite presenze sui binari o lungo linea che, fra decessi e feriti gravi, sono risultati fatali in circa 200 casi.
Ed è per questo che la campagna di comunicazione lanciata dal Polo Infrastrutture è solo l’ultimo capitolo di un impegno verso la promozione e la sensibilizzazione di comportamenti virtuosi che possano prevenire i rischi dettati dall’attraversamento dei treni. RFI, infatti, accanto a un dialogo e alla collaborazione costante con le forze dell’ordine per il controllo e la prevenzione, da alcuni anni promuove l’iniziativa di sensibilizzazione “Fai la Cosa Giusta” che con brevi video diffusi via social ha l’obiettivo di informare i viaggiatori sul tema sella sicurezza in prossimità dell’attraversamento dei treni. Sempre con l’obiettivo della sicurezza dei viaggiatori, anche ANAS da anni rivolge agli automobilisti l’invito “Guida e Basta”, campagna di comunicazione che ha visto la produzione anche degli spot Tv di “Vite parallele” per la sicurezza stradale .
Tornando al tema dei passaggi a livello, poi, RFI partecipa a ILCAD, la Giornata mondiale promossa dalla UIC (Union Internationale des Chemins de Fer) sull’informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello. Proprio in quest’ambito sono state diffuse delle raccomandazioni in un vademecum per tutelare la propria e altrui sicurezza: attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate; fermarsi quando le sbarre sono in chiusura, attendere la riapertura delle barriere, non scavalcare né passare sotto le sbarre quando sono chiuse, non sollevare le barriere quando sono abbassate, rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello, osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada tra cui, per esempio, l’obbligo di sgombrare il passaggio anche abbattendo una barriera quando necessario. Proprio il mancato rispetto del Codice della Strada è infatti alla base del 98% degli incidenti connessi all’attraversamento dei binari ferroviari.
Oltre a quest’opera di sensibilizzazione, però, RFI e ANAS sono da tempo impegnate in un vasto progetto di eliminazione dei passaggi a livello, con la realizzazione di sottopassi e cavalcavia di nuova costruzione. Il tutto attraverso un dialogo sempre più fitto con gli Enti Locali. Il numero dei passaggi a livello sul territorio nazionale è infatti in costante calo da anni, mentre si mantiene stabile il dato sugli incidenti. Nel 2021, infatti, sugli oltre 16.800 chilometri di rete gestiti da RFI si contano 4.176 passaggi a livello, -74 rispetto al 2020 e -137 rispetto al 2019 (dati al 31/12/2021, Ndr). Di questi, 470 sono attualmente in consegna a utenti privati. L’obiettivo è quello di raddoppiare il numero di passaggi a livello che vengono soppressi ogni anno e fare in modo che entro il 2031 siano soppressi circa 1700 passaggi a livello presenti sulla rete gestita da RFI.
Inoltre, sempre RFI ha anche avviato un programma di realizzazione di opere sostitutive, cavalcavia o sottovia, cui affianca nell'immediato interventi di mitigazione tecnologica dei possibili rischi legati all'attraversamento dei passaggi a livello. Tra queste, per esempio, l’installazione dei cosiddetti grembiali, dispositivi che proteggono la parte sottostante le aste dei passaggi a livello, impendendo così un loro indebito attraversamento.
Sempre a proposito di passaggi a livello, ANSFISA, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali, lo scorso marzo ha lanciato un piano ad ampio raggio a livello nazionale per la verifica dello stato manutentivo dei passaggi a livello presenti sulla rete e del loro funzionamento corretto ed efficiente, in base a quanto previsto dalla normativa.