Un piano di impresa sfidante quello su cui FS sta lavorando e del quale l'AD Luigi Ferraris ha dato stamani, alla Camera dei Deputati, qualche prima anticipazione. Un Piano strategico e industriale decennale, che sarà presentato il prossimo febbraio, e che consentirà di intervenire in modo significativo sul sistema nazionale della mobilità sostenibile e integrata di persone e merci con importanti interventi sulla rete ferroviaria nazionale, grazie anche all’ingente iniezione di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) pari a 24,3 miliardi che consentirà di valorizzare anche gli asset esteri del Gruppo, che valgono il 10% dei ricavi.

«Con il nuovo piano industriale avremo un assetto diverso da quello odierno, che porterà benefici in termini di connessione al Sud, accorciamento delle distanze nel nostro Paese e aumento del trasporto di passeggeri e merci. Le linee guida su cui ci stiamo muovendo – ha proseguito l’AD di FS Italiane - sono le infrastrutture fisiche, sostenibili, integrate, resilienti, intelligenti e digitali. Vogliamo inoltre migliorare il  wi-fi sull'Alta Velocità e portarlo sulle tratte regionali, incrementando i servizi multimediali ai passeggeri».

Durante l'audizione Ferraris ha sottolineato che, rispetto al passato, il settore delle merci per FS «dovrà essere un'area di crescita su cui dobbiamo investire, anche con accordi o acquisizioni mirati a rafforzare il nostro posizionamento». Per lo sviluppo del turismo nazionale e della mobilità slow «l'idea di recuperare i treni storici sta diventando un veicolo commerciale importante: non è solo il treno storico che attrae, ma anche gli itinerari» spiega l'AD di FS Italiane, anticipando che «si sta ragionando per farla diventare un'opportunità di business» e ricordando il viaggio della pop star Madonna a bordo dei treni storici della Fondazione FS Italiane.

Sul fronte del trasporto regionale «dobbiamo potenziare le offerte locali», spiega Luigi Ferraris. «Ogni giorno circa 2 milioni di persone viaggiano sui treni regionali, ed è li che la qualità del servizio si misura e si percepisce. La qualità a bordo – prosegue l’AD di FS Italiane - permette di agire anche sul decongestionamento dei traffici urbani e interurbani».

Particolare attenzione, infine, al cambiamento climatico «che imperversa, e lo si vede dai dati forniti da RFI che rilevano un incremento dei costi operativi per intervenire sugli impatti legati al cambiamento climatico aumentati quasi del 100% in 5 anni. Questo è il costo dell’impatto ambientale, ci dobbiamo convivere. Fin quando non si inverte il trend temo che potremo solo peggiorare», conclude Ferraris.