Il ruolo chiave del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane? «Il rilancio e lo sviluppo dei sistemi di mobilità innovativi e digitalizzati [...] creando connessioni fisiche e digitali. E valorizzando anche il territorio in cui viviamo». Questa una delle dichiarazioni del nuovo amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, nella prima uscita ligure al Festival della Comunicazione di Camogli, durante la partecipazione al dibattito "Ripresa e sostenibilità: è possibile?" con Antonio Baravalle (ad di Lavazza), Gabriele Galateri di Genola (presidente delle Assicurazioni Generali) e il giornalista Ferruccio de Bortoli. Il numero uno di Ferrovie ha sottolineato come il Gruppo sia pronto «a investire 31 miliardi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in mobilità integrata a 360 gradi, continuando a sviluppare l'Alta Velocità e il trasporto regionale, attraverso soluzioni basate sulla creazione di valore, rispettando le esigenze delle persone». Ferraris ha pure specificato quanto le infrastrutture debbano essere «sempre più interconnesse grazie alla digitalizzazione e a percorsi di formazione dei giovani, determinanti per affrontare le sfide del domani». Non finisce qui: l’ad Ferraris ha annunciato, infatti, che saranno stanziati 15 miliardi utilizzati per l’alta velocità e il collegamento Genova-Milano, per potenziare il trasporto in Liguria con treni di qualità e nuove infrastrutture, per le interconnessioni extra-regionali fino ai corridoi europei, con particolare attenzione ai collegamenti per le merci.
In foto, da sinistra: Antonio Baravalle (ad Lavazza), Luigi Ferraris (ad Ferrovie dello Stato Italiane), il giornalista Ferruccio de Bortoli e Gabriele Galateri di Gerola (presidente delle Assicurazioni Generali)
La sostenibilità, già insita strutturalmente nella mobilità ferroviaria, per l'amministratore delegato di FS, come ha specificato al Giornale d’Italia, «significa anche prestare grande attenzione ai territori, alle persone, alla connettività». Ferraris ha poi proseguito andando più nello specifico e delineando il profilo del viaggiatore del futuro, collegato al mondo senza soluzione di continuità: «Immaginiamo un giovane studente che va all’Università. Dobbiamo fare in modo che il trasporto sia fluido, rapido, confortevole, ma anche dotato di quella strumentazione necessaria per far sì che i viaggiatori siano connessi». Ecco perché, ha seguitato, «dobbiamo creare sempre di più le condizioni affinché il viaggio avvenga con un livello di connessione anche virtuale, promuovendo e sviluppando la diffusione del WiFi a bordo dei treni».
Last but not least si è parlato del viaggio alternativo alle Frecce: «abbiamo gli Intercity, un secondo livello di connessione rapida molto più fluido dei treni regionali, che consente l'utilizzo di linee esistenti e di potenziare un'offerta di medio livello, sicuramente molto utilizzabile nei nostri paesi o nelle nostre città non raggiungibili dall’alta velocità».
La presenza dell’ad al Festival della Comunicazione di Camogli è stato, quindi, un modo per lanciare quelle che saranno il futuro e le sfide del Gruppo FS Italiane, con l'obiettivo di mantenersi saldo leader nella mobilità e protagonista del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un'immagine del pubblico del Festival della Comunicazione di Camoglia durante il dibattito "Ripresa e sostenibilità: è possibile?"
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