“Aldebaran 2.0” è l’ultima innovativa carrozza diagnostica di Rete Ferroviaria Italiana in grado di monitorare lo stato dell’infrastruttura (rotaie, linea elettrica, telecomunicazioni) e di acquisire le informazioni necessarie per garantire massima efficienza e sicurezza della rete. Attrezzato con sistemi diagnostici dei settori Armamento, Energia e Telecomunicazioni, in grado di effettuare valutazioni sullo stato dell’infrastruttura, avrà il compito di “sorvegliare” le principali linee convenzionali.
Il servizio di diagnostica mobile permette di raccogliere informazioni sullo stato dell’infrastruttura su tutto il territorio nazionale, utili a eliminare tempestivamente le possibili cause di anormalità e a supportare la programmazione e la pianificazione degli interventi di manutenzione.
I sistemi sono di tipo presenziato, con la possibilità di switchare in modalità di gestione remotizzata, e cioè con la validazione delle misure a terra anziché a bordo. Tale funzione è fondamentale poiché consente agli operatori della diagnostica, specialmente durante questo periodo di emergenza sanitaria, di accedere in tempo reale direttamente da casa, mediante computer, alle misure effettuate dalla carrozza, analizzarle, validarle e quindi comunicare gli esiti ai colleghi della manutenzione. Gli ambienti interni alla carrozza, destinati agli operatori della diagnostica, sono stati opportunamente coibentati, pannellati e resi confortevoli.
I colori che contraddistinguono la livrea sono gli stessi utilizzati per tutti gli altri treni della flotta diagnostica RFI: il blu oltremare e il giallo segnale.
In principio la carrozza “Aldebaran 2.0” è stata interessata da importanti lavorazioni di allestimento curate da SO.ING, che si è avvalsa delle società MerMec e CWI per le tecnologie diagnostiche e delle officine nazionali rotabili di RFI per la componente veicolo. Il personale dell’ONMO (Officina Nazionale Mezzi d'Opera) di Catanzaro e dell’ONAI (Officina Nazionale Attività Industriali) di Carini hanno lavorato in stretta sinergia per ultimare l’allestimento.
Terminata la fase in officina SO.ING ha avviato i collaudi. La vettura è stata poi trasferita presso il centro sperimentale di Firenze Osmannoro dove è stata oggetto di test e verifiche finalizzate al rispetto dei requisiti di omologazione. La società Italcertifer, individuata quale Organismo di Valutazione della Conformità (OVC), ha completato in questi mesi le attività propedeutiche al rilascio dei rapporti di valutazione.
Sono in programma una serie di prove in campo per la messa a punto dei sistemi diagnostici da parte delle società MerMec, che ha curato l’installazione dei sistemi diagnostici armamento e trazione elettrica, e CWI, che ha curato l’installazione del sistema diagnostico per le telecomunicazioni e il sistema di trasmissione dati bordo-terra basato sulle più evolute tecnologie LTE, 4G e 5G.
Completata la fase di messa a punto dei fornitori, saranno avviate le prove sul campo per la convalida, propedeutiche al rilascio dell’Autorizzazione all’Uso da parte di SO.ING. L’obiettivo è di avviare il pre-esercizio nei primi giorni di aprile.
Allo stesso tempo, con il supporto di FSTechnology e dei principali operatori di telefonia mobile, TIM e Vodafone, è in corso un progetto per la sperimentazione del trasferimento dati a terra a banda larga ed elevato traffico, basato su apposite SIM configurate per favorire il traffico in upload e non bloccare il trasferimento dati, superando le policy di antifrode e autoprotezione della rete a fronte di fenomeni di Denial of Service localizzati dovuti al trasferimento di grandi quantità di dati a treno fermo.