In apertura l'area di Bologna Ravone-Prati vista dall'alto

Lo scalo ferroviario di Bologna Ravone-Prati e l’area di Roma Appia Antica-Casal Rotondo torneranno a essere funzionali per la collettività. Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, proprietario dei due siti, li ha candidati, con FS Sistemi Urbani, a Reinventing Cities, il concorso di progettazione internazionale che riqualifica zone abbandonate. La competizione è indetta da C40 Cities Climate Leadership Group, il network di 40 grandi città attive nel contrasto alle variazioni del clima. Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili sul portale di Reinventing Cities, nelle sezioni dedicate al centro felsineo e a quello capitolino. Le manifestazioni di interesse possono essere inviate fino alle ore 14 del 20 settembre 2022.

BOLOGNA RAVONE-PRATI

La rigenerazione dell’area porterà alla creazione di un polo urbano in grado di fare da modello per lo sviluppo di Bologna per quanto riguarda l’innovazione, la mobilità sostenibile e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Bologna Ravone-Prati

Il sito si trova nella zona nord-ovest della città, a circa 3 km dal centro, e precedentemente era adibito a diverse funzioni. Tra le sue caratteristiche, l’appartenenza a Città della Conoscenza, il programma di rigenerazione urbana più ampio che mira a collegare i principali poli di ricerca e innovazione con le aree in trasformazione, e la vicinanza alle ex aree militari dei Prati di Caprara. Queste sono attualmente interessate da un imponente processo di rinaturalizzazione e dalla nuova fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), che fungerà da catalizzatore dello sviluppo dell'area, da nodo di mobilità per la città e da collegamento urbano ciclopedonale. I progetti proposti dovranno essere quindi compatibili con la fermata e con i vincoli ferroviari.

Considerata la presenza di due importanti sedi di servizi, quali il campus dell’UniBo Lazzaretto a nord e l'Ospedale Maggiore a sud, è possibile realizzare un’importante offerta sia in termini di abitazioni sia di ulteriori servizi alla persona e sportivi, orientati al mondo dell'università, della ricerca e della sanità.

La zona di Bologna Ravone-Prati

È previsto un massimo di 46mila m2 di superficie lorda di pavimento, utilizzabile per uffici, edifici commerciali e residenziali e almeno il 30% di edilizia residenziale sociale (ERS - social housing). Per usi temporanei sarà anche possibile integrare e sviluppare funzioni direzionali (ad esempio servizi, attività di coworking, spazi per lo sviluppo di industrie culturali, creative, legate al benessere e all'industria 4.0, tra cui attività di ricerca bio-tech, benessere, life-science, manifattura). Altre funzioni a cui l’area potrà essere adibita sono quelle commerciali, ricettive e residenziali private o collettive.

ROMA APPIA ANTICA-CASAL ROTONDO

La valorizzazione di questa vasta area, una superficie di circa 110mila m², costituisce un'opportunità unica per il Parco Archeologico dell'Appia Antica, all’interno del quale è posta, per i nuovi servizi legati al turismo e agli eventi che potranno essere garantiti. L'Appia Antica, la Regina Viarum, la più importante strada dell'antica Roma, vanta, infatti, un patrimonio storico, archeologico e naturale inestimabile apprezzato e visitato da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ci si trova nel segmento centrale del Parco, vicino al monumento storico di Casal Rotondo e al Mausoleo di Pompeo Magno. Nella parte meridionale è presente, inoltre, un antico casale. 

Roma Appia Antica - Casal Rotondo

In passato le due aree di cui è costituito il sito, attraversate da Via di Casal Rotondo, erano utilizzate per estrarre basalto per attività ferroviarie. Oggi le cave sono in disuso, ma rimangono segni identificativi della precedente attività estrattiva. L’intera zona si caratterizza comunque per i tratti geomorfologici tipici della campagna romana.

L'area di Roma Casal Rotondo

Il sito è facilmente accessibile grazie alla stazione ferroviaria di Torricola, che collega con il centro in soli nove minuti. Ci si trova poi nei pressi delle principali reti stradali, quali il Grande Raccordo Anulare e via Appia Nuova, oltre che dell'aeroporto di Ciampino, lontano soltanto 3,5 km. L'unicità ambientale, storica e archeologica del sito impone di trovare per la sua rigenerazione soluzioni che sappiano essere innovative, ma allo stesso tempo rispettose del contesto in cui ci si trova. (L.M.)