Il 2023 bussa alle porte del Frecciarossa 9592 dopo Reggio Emilia. A bordo del treno, partito nel pomeriggio dell’ultimo giorno del 2022 e arrivato a Milano Centrale pochi minuti dopo l’inizio del nuovo anno, ci sono una cinquantina di persone. Sui loro volti traspare sorpresa e curiosità dopo l’annuncio del capotreno che invita tutti a recarsi alla carrozza numero 3, per un brindisi e un piccolo rinfresco offerto da Trenitalia. È il coup de théâtre inaspettato.
Il singolare e improvvisato veglione di Capodanno itinerante parte sulle note di “Penso Positivo” di Lorenzo Cherubini, brano che quest'anno fa cifra tonda: 30 anni. La musica è offerta da uno dei viaggiatori che vuole ringraziare, in questo modo, Trenitalia, Frecciarossa e il gruppo Elior per la gradita sorpresa. Davanti alle bottiglie di Champagne e ai vassoi con pasticceria mignon e stuzzichini salati, la domanda di rito è: “Cosa ti porta a viaggiare la notte di capodanno?”
Una ragazza spiega che ha finito di lavorare tardi e ha preso l’ultimo treno “per raggiungere gli amici milanesi e festeggiare insieme a loro”. Le fa eco un signore di mezza età: “Anche io sono vincolato a orari di lavoro atipici. È stata una bella sorpresa, vi ringrazio”.
“Noi siamo andati e tornati da Roma in giornata – spiega una signora sotto braccio al marito – Conosciamo bene la Capitale, però fa sempre piacere andare. Nell’ultimo giorno dell’anno non sapevamo cosa fare, e così siamo andati a fare una gita. Eravamo proprio in piazza San Pietro quando è arrivata la notizia della morte di Papa Benedetto XVI, ma nonostante la piazza iniziasse a popolarsi di pellegrini, abbiano fatto in tempo a visitare la Basilica”.
“Noi siamo qui per caso” spiega una passeggera mentre guarda il marito e sorride. Viaggiano in quattro, con loro ci sono anche due bambini. “Stiamo rientrando da una vacanza a Napoli. Avevamo programmato di ritornare il 30, ma nel fare i biglietti ci siamo sbagliati e abbiamo selezionato il 31. Poco male, abbiamo allungato di un giorno la vacanza”.
Mentre il cielo di Milano, buio e coperto di nuvole, s’illumina a giorno con i fuochi d’artificio che segnano lo scoccare della mezzanotte, il treno che ha lasciato Roma Termini poco dopo le ore 20 dell’ultimo giorno del 2022, supera Milano Rogoredo e viaggia spedito per terminare la sua corsa.
C’è ancora tempo per una storia di Capodanno. Figlia di quella realtà che non di rado supera la fantasia. “Perché viaggio l’ultimo dell’anno? Sto andando a Milano con questa mia amica per fare una sorpresa al mio ragazzo – racconta una passeggera – Ha detto che non poteva tornare a casa per motivi di lavoro. Ho scoperto, però, che è a una festa. Voglio proprio vedere come si giustificherà quando mi vedrà arrivare”.
Scendo dal treno e ho un po’ la sensazione di aver viaggiato non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Da un anno all’altro, protagonista involontario della vita degli altri, come uno dei personaggi del “Castello dei destini incrociati” di Italo Calvino. Milano Centrale è pressoché deserta e avvolta in un silenzio atipico. Esco dalla stazione. Piove, ma non ho l’ombrello. Sorrido. Buon anno a tutti.
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30 dicembre 2022