Accelera la presenza del Gruppo FS nel mondo. Lo scrive La Repubblica Affari & Finanza che dedica una doppia pagina in aperture di Economia Imprese & Lavoro alla “politica estera” di uno dei principali gruppi industriali del Paese.

“Il gruppo guidato da Gianfranco Battisti – si legge sul dorso del lunedì di Repubblica – si muove a 360 gradi sullo scacchiere mondiale, dall'Asia all'America, all'Africa ma in questo momento l'obiettivo principale è focalizzato sull'Europa, dove a fine anno scatterà l'ultima fase della liberalizzazione del mercato ferroviario”.

La liberizzazione del mercato ferroviario UE

“Scatta a dicembre – sottolinea l’approfondimento – l’ultimo step della liberalizzazione Ue e il gruppo italiano, che ha già vinto in Spagna, scommette su Francia e Germania Intanto cresce in Asia e Sud America e tiene d'occhio il mercato Usa a bandierina più prestigiosa, per ora, le FS l'hanno piantata in Spagna, dove meno di un anno fa hanno vinto la gara per l'alta velocità iberica, per cui gestiranno, tra le altre, in concorrenza con la Renfe, la tratta Madrid-Barcellona, una delle 10 più redditizie d'Europa. La più recente, a fine agosto scorso, è invece di là dell'Atlantico, in Colombia, dove hanno vinto, in un consorzio, una fetta importante della nuova metropolitana di Bogotà, gara gestita direttamente dalla World Bank”.

Il Gruppo FS è pronto alla sfida 

Torniamo all’Europa. Il settimanale di Repubblica sottolinea come “finora la liberalizzazione Ue è arrivata ad aprire i collegamenti internazionali ma per ora limitati a quelli tra Paesi confinanti e alle sole linee tradizionali, non sull’alta velocità. Insomma, Tgv francesi in Italia e Frecciarossa in Francia e Germania sulle rispettive reti superveloci non se ne sono ancora visti. Arriveranno ora, perché la liberalizzazione apre alla concorrenza le tratte interne tra città francesi, tedesche e spagnole. Accadrà quindi in Europa quello che in Italia accade dal 2011 con la nascita di Italo, che ha fatto del Bel Paese un precursore nell'apertura dei servizi ferroviari passeggeri al mercato. La Spagna ha già fatto la gara, ma il servizio partirà tra due anni. La Gran Bretagna (nonostante Brexit) è già liberalizzata, come da tradizione. Ora è la volta di Francia e Germania, che dovranno rendere contendibili tratte che sono tra le top ten europee per volumi di traffico come la Berlino-Francoforte, la Colonia-Amburgo, la Parigi-Lione, la Parigi-Bordeaux. E anche la Parigi-Bruxelles, che uscirà dalla logica ristretta delle aperture limitate agli accordi bilaterali tra Paesi confinanti. La logica è la stessa che è stata usata perla progressiva apertura del trasporto aereo. A questo FS si sta preparando da anni con una presenza estera articolata su più piani, dalla gestione di linee, come in Spagna o in Gran Bretagna, dove da gennaio scorso gestisce la Londra-Edimburgo-Glasgow (che non è però alta velocità)”.

L'ingegneria ferroviaria e AV di FS nel mondo

L’ampio servizio che il periodico del Gruppo Gedi dedica a FS pone l’accento all’attività di ingegneria ferroviaria e alta velocità nel mondo. Il Gruppo infatti partecipa “alla parte ingegneristica della realizzazione di nuovi progetti, come nella gara vinta in Colombia, dove dovrà realizzare una metropolitana. In questo caso il know how che il gruppo di Battisti mette in gioco è ovviamente nell’ingegnerizzazione dell’infrastruttura: sistemi di segnalamento, alimentazione, controllo, che apporta attraverso la controllata Italferr. E infine con una terza modalità che è per esempio quella che segna la presenza di FS in Arabia Saudita, in Tailandia e in Sud Africa. Si chiama Operation e Maintenance e al contrario del contratto di ingegneria, che finisce con la realizzazione dell'opera, qui si prolunga invece nel tempo, affiancando l'operatività della società che gestisce il traffico propriamente detto. Sono servizi in outsourcing che vanno dalla manutenzione del parco tecnologico di rete fino alla gestione del segnalamento e al ticketing e prenotazioni. Sono comparti dove FS può far pesare il fatto di essere stata tra le società ferroviarie più attive nella fase della definizione dello standard europeo della digitalizzazione del traffico dei treni. E di fatto l'ERTMS, European Railway Traffic Management System, lo standard che garantirà l'interoperabilità in tutta l'Ue di reti e materiale rotabile, di fatto un Gsm dei treni, è stato largamente sviluppato in Italia con i tecnici di FS”.

Frecciarossa, Alta Velocità e non solo: un modello da esportare 

“A questo – si legge sulle colonne di Affari & Finanza di Repubblica – si aggiunge il know how sviluppato in 10 anni di alta velocità. «Con 350 milioni di passeggeri trasportati in Italia sulla rete ad alta velocità abbiamo competenze uniche e apprezzate in mercati competitivi, in Europa e fuori», spiega Gianfranco Battisti, sottolineando anche il ruolo di motore per l'indotto. «In Spagna nel 2022 - continua - porteremo 23 Frecciarossa 1000, punta di diamante della nostra flotta, interamente costruiti in Italia. L’anno prossimo saremo operativi in Grecia, sulla Atene-Salonicco». Le strategie di espansione all'estero di FS seguono quindi direttrici differenziate. Ovviamente la gestione diretta del traffico è prevalentemente sul mercato europeo e oggi si limita alle tratte più redditizie dell'alta velocità e con joint venture con altri partner: da Ilsa in Spagna, dove ha il 45%, ad Avanti West Coast, di cui ha il 30% in Gran Bretagna. In Germania, forse il primo mercato passeggeri estero su cui FS si sia affacciata, nel 2011, ha Netinera, che opera nelle linee locali. Lo stesso fa l'olandese Qbuzz, acquisita nel 2017, e attiva nel trasporto cittadino con bus e tram. Mentre invece la francese Thello, comprata a fine 2016, è una società ferroviaria vera e propria che gestisce collegamenti come Parigi-Venezia o Marsiglia-Milano. Ancora nel 2017 FS ha acquisito Trainose, principale operatore ferroviario greco nel trasporto passeggeri e merci. Difficile quindi per ora immaginare FS a competere sulla gestione di linee tradizionali, dove non ci sia il valore aggiunto di una nuova rete superveloce in grado di far crescere il numero di passeggeri togliendoli al traffico aereo. Questo esclude dunque - per il momento - che i Frecciarossa possano affacciarsi sui mercati dell'Est Europa. Però poco distante, la Turchia ha linee ad alta velocità e FS ha rinnovato nei mesi scorsi un accordo che prolunga la sua attività di consulenza ingegneristica e anche di certificazione per l'alta velocità. Da Villa Patrizi, sede della direzione dI FS, stanno però monitorano anche il mercato statunitense, dove ci sono diverse tratte potenzialmente attrattive. Una gara in Texas è attesa nei prossimi mesi, ma negli Usa il mercato soffre ancora un forte frazionamento di regole e gare per Stati che non facilita l’arrivo di investimenti esteri. È un po’ come l’Europa: quella di oggi, però, non quella post dicembre 2020” conclude il servizio.