6 marzo 2020: luci spente, ma riflettori accesi sull’ambiente. Aspettando l’Earth Day del 22 aprile in cui si celebra la Terra, torna M’illumino di meno che dedica 24 ore al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili.

 

Lanciata il 16 febbraio 2005 dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2, con l’invito a spegnere tutte le luci per l’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, nella prima edizione ha visto calare il buio simultaneamente sui monumenti simbolo dell’Italia: dall’Arena di Verona al Colosseo; dalla Madonnina del Duomo alla Valle dei Templi. Ma il blackout responsabile non è stata l’unica operazione messa in campo: in 15 anni M’Illumino di meno ha coinvolto cittadini, istituzioni, scuole, università, aziende, musei, associazioni stimolando la coscienza ecologica, l’economia circolare e la condivisione.  

 

Quest’anno l’esortazione è a piantare alberi e piante, fondamentali per invertire la rotta del cambiamento climatico: rilasciano ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti, prevengono l’erosione del suolo, regolano la temperatura.

Tante le aziende che aderiscono, come Ferrovie dello Stato Italiane, impegnata sul fronte della mobilità sostenibile e intenzionata ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. Il Gruppo spegne l’insegna della sua sede centrale di Roma e invita tutti i dipendenti a piantare un albero, un fiore, una piantina e a scattare una foto che immortali l’operazione green. Un piccolo gesto di qualche minuto che conferma un’attenzione costante rivolta alla sostenibilità ambientale: l’efficienza energetica è una caratteristica che contraddistingue treni, stazioni e infrastrutture. Dal 2019 sono entrati in servizio i nuovi treni regionali Pop e Rock che, in linea con quanto già fatto per l’Alta Velocità, sono progettati per rispondere a requisiti ambientali che permettono di ridurre i consumi di energia, fino al 30% rispetto ai treni di precedente generazione. Anche la riqualificazione urbana figura tra gli elementi cardine del Piano Industriale di FS, che passa attraverso un’attenta rivalutazione delle aree ferroviarie anche in termini di sviluppo di spazi verdi, prevedendo interventi che vanno dalla rigenerazione ambientale a larga scala a operazioni di minuziosa ricucitura del tessuto cittadino.

 

In questa giornata di sensibilizzazione, insieme alle aziende, ci associazioni, enti e amministrazioni. Il Comune di Milano ha deciso di piantumare di 15 pioppi nel parco Galli nell’ambito del progetto FORESTAMI, che prevede la messa a dimora di tre milioni di alberi entro il 2030 nel capoluogo lombardo.

 

Dalle 18 alle 18:30 il Comune di Venezia spegne le facciate delle Procuratie Vecchie e Nuove, i proiettori che accendono piazza San Marco e la sua Basilica e gli spot luminosi dei palazzi istituzionali di Ca' Farsetti e Ca' Loredan.

 

A Firenze il Comune ha lanciato un concorso per il più bel balcone fiorito della città per evidenziare l’importanza di piante e fiore per il contesto urbano e la biodiversità.

 

A Cannole, in provincia di Lecce, l’associazione Il Giunco, in collaborazione con il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, organizza una passeggiata serale lungo la Via Francigena del Sud nell’area salentina dell’agro di Cannole. Durante il cammino vengono piantate ghiande di querce.

Il FAI (Fonde Nazionale Ambientale) spegne le luci sui suoi beni a partire dalle 16 e ha invitato i ristoranti e le caffetterie all’interno dei suoi siti a fare lo stesso, proponendo cene romantiche a lume di candela.

 

La Croce Rossa Italiana aderisce in 18 regioni con quasi un centinaio di comitati che piantano alberi, vendono semi e organizzano camminate e fiaccolate.