È il 1938. Sandro Penna, uno dei più grandi poeti italiani del ‘900, ci regala questi versi: Di febbraio a Milano/non c’erano le nebbie./Ma numerosi sciami di ciclisti/andavano nel sole silenziosi./E li fermava come in una gara/sospesa il suonatore siciliano. Apriamo così il numero della Freccia che trovate questo mese sui nostri treni. Con il sole, i ciclisti, tanti, in un’epoca ignara di quella motorizzazione di massa che avrebbe soffocato decenni dopo le nostre città, e poi con i musicisti di strada, e l’incanto delle loro note che invitano a fermarsi. Sono alcuni degli ingredienti che incontrerete nella rivista e leggerete anche su questo sito, rinnovato nella veste grafica e nei suoi contenuti.
Cacceremo anche noi le nebbie, sulla Freccia e pure qui, parlando spesso di impegno civile e di sostenibilità. Nella rubrica “l’Italia che fa impresa” scoprirete come sostenibilità non sia soltanto una parola di moda o un orpello, ma possa fare rima anche con produttività e miglioramento delle performance di un’azienda. E poi raccontiamo di treni e bici, e turismo dolce nell’anno del treno turistico, di canzoni che evocano viaggi ferroviari, della magia del Carnevale e del teatro, di un’arte che innamora e degli spettacoli che ci invitano a sorridere, ridere e, comunque, a sospendere la gara quotidiana, fermarsi, come i ciclisti di Penna, e interrogarsi. Per chiedersi, soprattutto, dove ci porta questo nostro andare.
Ad inizio anno il Gruppo FS Italiane ha aderito al Manifesto di Assisi per «Un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica». FS Italiane, pur avendo la sostenibilità nel suo stesso Dna, ha deciso di sostenere sfide ancora più impegnative, come quella di abbattere tutte le sue emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2050 e quella, su cui tutto il resto fa perno, di mettere la persona al centro di ogni suo agire.
L’amore e il rispetto per la persona, e per l’ambiente in cui vive insieme a tutti gli altri esseri, è il messaggio ancora vivo di San Francesco, indirizzato a credenti e non. Questo rispetto si traduce anche in un progressivo abbandono della plastica, il cui abuso ha ormai contaminato vaste aree del nostro pianeta. E Trenitalia, dal primo febbraio, ha lanciato un piano che porterà, a bordo dei treni, a fare sempre più uso di bicchieri, bottiglie e utensili “plastic free”.
Tutte queste attività costituiscono per FS Italiane una vera mission. È l’etica che si fa economia, perché l’agire sostenibile è, e lo sarà ogni giorno di più, un vero volano di sviluppo e di creazione di valore per il sistema Paese.
E anche perché, come ha detto l’amministratore delegato, Gianfranco Battisti, «FS Italiane, quale grande Gruppo industriale nel settore dei trasporti, ha la responsabilità e la consapevolezza di quanto le proprie scelte possano incidere sulla qualità della vita delle persone e sugli equilibri naturali».
Questo editoriale è stato scritto a gennaio, in tempo utile per mandare in stampa la rivista e farvela trovare su tutte le Frecce, a inizio febbraio. Nel riproporlo oggi, rivisto per il web, non possiamo esimerci dall’associarvi il nostro cordoglio e un affettuoso saluto ai due colleghi che hanno perso la vita nell’incidente di Ospedaletto Lodigiano e alle loro famiglie.
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