La paralisi quotidiana dell’azione ha catapultato il pensiero nel futuro. Il paradosso del Coronavirus ha spinto esperti di tutto il mondo a ragionare sui settori chiave del domani e a progettarli in maniera sostenibile. I trasporti sono un cardine della ripartenza, non solo perché strettamente legati alla possibile diffusione del contagio, ma perché la loro efficienza incide sulla qualità della vita e perché, solo nell’Unione Europea, consumano un terzo di tutta l’energia finale.
Ferrovie dello Stato Italiane, già prima dell’emergenza Covid 19, aveva immaginato la sua agenda per il futuro dei trasporti seguendo gli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile e i principi del Green New Deal. Ora che l’Italia sta per ripartire, il Gruppo FS è pronto a dare il suo contributo per tornare a collegare le sue città, le sue comunità, i suoi centri economici nevralgici. Perseguendo con costanza il fine di uno sviluppo sostenibile, rispettoso degli equilibri di un ecosistema la cui salvaguardia è l’unico lasciapassare per il futuro. Continuerà l’impegno per offrire mezzi sempre più sicuri ed ecologici, infrastrutture efficienti e resilienti nei confronti dei cambiamenti climatici e per promuovere un turismo rispettoso del contesto e della vivibilità della destinazione.
Nel 2018 FS Italiane ha avviato un processo per definire gli obiettivi di lungo periodo che guidino il Gruppo verso uno sviluppo responsabile. I primi tre sono stati approvati nel 2019 e sono: mobilità sostenibile, carbon neutrality e sicurezza. Riguardo la mobilità sostenibile, l’intenzione è quella di incentivare le persone che si muovono con la propria auto privata a scegliere mezzi pubblici, ecologici o condivisi, per raggiungere un modal shift del 5% entro il 2030 e del 15% entro il 2050.
La pandemia da Coronavirus sembra rendere accidentato questo percorso, alla luce della presumibile iniziale diffidenza dei viaggiatori verso i mezzi pubblici e delle norme di distanziamento oggi richieste. Gli scenari post Covid-19 imporranno, quindi, nuove strategie per rendere attrattiva la scelta virtuosa del treno e del trasporto pubblico. Potrebbe uscire avvantaggiato, invece, dalla situazione contingente il trasporto delle merci. In queste settimane la filiera logistica ha riconosciuto l’importanza della ferrovia non soltanto in termini di minor impatto ambientale, ma anche in fatto di sicurezza personale e dei prodotti, grazie - oltre al conclamato minor tasso di incidentalità rispetto alla strada - a una netta riduzione del numero di operatori coinvolti per tonnellata di merce trasportata. Il traguardo da raggiungere entro il 2050 è movimentare, per tragitti superiori a 300 km, il 50% dei prodotti sui binari.
Il secondo proposito è ridurre le emissioni di CO2 fino ad azzerarle entro il 2050. I nuovi treni – già a partire dai regionali Pop e Rock e da quelli ibridi in produzione – e tutti i mezzi di trasporto utilizzati dalle altre società del Gruppo saranno sempre più ecologici e consumeranno sempre meno energia. Allo stesso tempo crescerà la quota di quella proveniente da fonti rinnovabili utilizzata sia per far viaggiare persone e cose, sia per manutenere e controllare i mezzi e gestire le infrastrutture.
L’ultimo, ma fondamentale, obiettivo riguarda la sicurezza: ridurre gli incidenti mortali sia per i viaggiatori che per il personale del Gruppo e delle ditte appaltatrici fino ad azzerarli entro il 2050 e dimezzare entro il 2030 quelli sulle strade di competenza Anas.
Dopo la fine del lockdown e, soprattutto, dopo la fine dell’emergenza sanitaria, anche questa agenda dovrà essere aggiornata e conoscere una coerente evoluzione. A supportarla ci saranno anche nuove tecnologie e una digitalizzazione più capillare, elementi centrali nella strategia di sviluppo delineata dal Piano Industriale di FS.
L’economista e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini ha scritto che, finita l’emergenza, si potrà decidere di tornare nel punto in cui ci si trovava oppure compiere passi più grandi, coraggiosi e decisi attraverso una resilienza trasformativa. FS è già in cammino, pronta ad allungare il passo.