La mobilità delle persone e delle merci per un futuro sostenibile e competitivo torna al centro del dibattito pubblico nel corso dell'evento organizzato ieri dalla Regione Emilia-Romagna MuovERsi - Stati generali della Mobilità Sostenibile a cui hanno preso parte, tra gli altri, Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di Rete Ferroviaria Italiana e Alessandro Tullio, Amministratore Delegato di Trenitalia-TPER.
Attraverso gli investimenti che il Gruppo FS metterà in campo grazie al Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ai contratti di servizio con le Regioni, il rinnovo delle flotte regionali e la realizzazione di grandi opere e interventi infrastrutturali sulle linee ferroviarie del Paese rappresentano un traguardo importante nella transizione ecologica e nella lotta al cambiamento climatico.
Con i nuovi treni Rock e Pop la mobilità è cambiata dando una svolta verde agli spostamenti delle persone. La loro riciclabilità quasi del 100%, le emissioni e il consumo energetico ridotti rispetto alla precedente generazione di treni(-30%), gli ampi spazi per il trasporto delle bici che favoriscono un’efficace integrazione modale, rafforzata da stazioni in grado di accogliere mezzi di trasporto a impatto zero, sono tutti fattori virtuosi a vantaggio di una mobilità sostenibile.
Ma la tutela dell'ambiente passa anche dalle attività di manutenzione dei treni. Lo ha ricordato Alessandro Tullio nel corso del suo intervento parlando dell'impianto di manutenzione di Bologna. Il completamento è previsto a giorni e ha richiesto tre anni di lavori e un investimento di circa 25 milioni di euro. Si tratta di un impianto sostenibile dotato di una rete di illuminazione che consente di ridurre i consumi del 50% e pannelli fotovoltaici che garantiscono gran parte del sostentamento energetico interno. Consente, inoltre, di riutilizzare le acque industriali per il lavaggio dei treni e per consentirne in futuro il riutilizzo anche in ambito agricolo.
Il punto cardine dello sviluppo della mobilità sostenibile del Paese è comunque rappresentato dalle infrastrutture ferroviarie gestite da RFI. Vera Fiorani, nel suo intervento, ha ricordato gli ingenti investimenti in atto grazie al PNRR, che affida alla mobilità ferroviaria quasi il 13% delle risorse stanziate. L'obiettivo di RFI è aumentare i chilometri di linea collegando alla rete ferroviaria nuove aree del Paese, adeguare, a livello tecnologico, le infrastrutture e migliorare i servizi nelle stazioni rendendole hub intermodali ben integrati nel tessuto urbano con funzioni e servizi di pubblica utilità.
Nell'ambito del trasporto delle merci l'Amministratrice Delegata di RFI ha sottolineato l'importanza dell'infrastruttura Adriatica, che percorre il territorio dell'Emilia-Romagna e ha raggiunto importanti livelli di utilizzo. Ha inoltre ricordato che, proprio in Emilia, è stato realizzato l'ultimo terminale merci di RFI gestito da Terminali Italia, a Marzaglia, vicino Modena. Terminale che in pochi mesi ha visto sviluppare il traffico e l’interscambio ferrovia-strada in misura esponenziale.
Sul fronte degli investimenti per lo sviluppo sostenibile e tecnologico delle stazioni in Emilia-Romagna un terzo degli scali (145 in totale) sono interessati da un programma di interventi a cura di Rete Ferroviaria Italiana.
La sessione mattutina degli Stati generali della Mobilità Sostenibile in Emilia-Romagna è stata chiusa dal Ministro Enrico Giovannini il quale ha ricordato che «non vinceremo mai la sfida della transizione ecologica e della riduzione delle emissioni senza un cambiamento profondo dei nostri sistemi di trasporto pubblico locale».