In apertura la stazione di Monte Amiata © Archivio Fondazione FS Italiane
La storica stazione ferroviaria di Monte Amiata (SI), sulla linea Asciano-Monte Antico, cambierà presto volto. È infatti al centro di un importante programma di riqualificazione e valorizzazione in chiave turistico-culturale. La Fondazione FS Italiane, insieme a Rete Ferroviaria Italiana, è capofila di un progetto per il recupero dei fabbricati ferroviari della stazione, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che rilancia l’economia europea in ottica digitale e sostenibile.
L'INTERVISTA AL DIRETTORE DELLA FONDAZIONE FS LUIGI CANTAMESSA A CURA DI NELLO FANTOZZI
Il complesso architettonico fu inaugurato intorno al 1870 per servire un territorio dove l’estrazione mineraria costituiva il più importante vettore economico. E per un secolo intero è stato al centro di un intenso traffico merci grazie al trasporto di cinabro, il solfuro da cui si ricavava il mercurio.
Oggi, invece, è meta del turismo di prossimità, che ha l’intento di far conoscere la cultura locale grazie all’eredità industriale ancora presente nel territorio. Il progetto prevede la completa trasformazione della stazione, con la costruzione di una sala conferenze da oltre 200 posti, una sala polifunzionale con un emporio enogastronomico, una struttura ricettiva, un’area dedicata al bike sharing e un ampio parcheggio.
La connotazione ferroviaria sarà garantita dal restauro filologico della torre piezometrica, cioè il serbatoio dell’acqua che un tempo veniva usata per le locomotive, e dal ripristino del posto d’incrocio tra i binari dotato di nuove tecnologie per consentire l’uso di tre linee ferroviarie. Su una di queste viaggeranno anche i treni del progetto Binari senza tempo, per far scoprire ai turisti la storica e affascinante Ferrovia della Val d’Orcia.
Articolo tratto da La Freccia.