È tornato Affari tuoi, uno dei programmi televisivi più amati, con sette speciali nel prime time di sabato e un timoniere d’eccezione: Carlo Conti, volto tra i più rappresentativi della rete ammiraglia Rai. Il mood del format, però, cambia un po’ e si modifica anche il titolo del game show: Affari tuoi - Viva gli sposi. In ogni puntata, infatti, ci sarà una coppia protagonista e una ricchissima lista di nozze in palio. Ma i promessi sposi dovranno vedersela con la figura misteriosa (e storica) del Dottore che, via telefono, proverà a mettere in difficoltà i due innamorati attraverso varie offerte e diabolici stratagemmi. Tra le altre news il Pacco Feeling con domande finalizzate a testare la storia personale dei fidanzati e l’arrivo a sorpresa di ospiti illustri, come il cantante o l’attore preferito dai concorrenti.

 

Come mai la scelta delle coppie?

Mi piace guardare al futuro. Credo soprattutto che adesso la parola più importante sia speranza: vogliamo trasmettere un senso di ottimismo a queste coppie che iniziano un percorso insieme.

 

Non ci sono rappresentanti regionali ad aprire i pacchi. Chi ne farà le veci?

Ci saranno cinque damigelle e cinque cavalieri, proprio come in un matrimonio: personaggi famosi che, a rotazione, avranno anche il piacere di ravvivare e rallegrare il programma.

 

Altre novità?

Abbiamo voluto abbassare il montepremi: la vincita massima sarà di 300mila euro, che sono comunque una buona cifra. Il vero obiettivo non deve essere la somma, ma l’emozione di costruire questa famiglia.

 

Hai accettato subito la conduzione quest’anno?

No, anche perché si tratta di un programma molto forte quanto discusso sotto certi aspetti. Prima di dire sì ho voluto cercare un’idea. Quella degli sposi mi è piaciuta e, con gli autori e il direttore di rete, ci abbiamo costruito sopra questo concetto editoriale degli speciali.

 

La trasmissione dura meno rispetto ad altri show. Una china che stanno prendendo diversi canali…

Credo di essere stato il primo, perché con i miei programmi non vado mai oltre la mezzanotte: avendo una certa età, mi stanco (ride, ndr). E poi bisogna uscire dalla logica degli ascolti. Non mi piace andare a rincorrere il mezzo punto di share. Se il programma va bene, va bene.

 

E dopo Affari tuoi - Viva gli sposi?

Probabilmente torna anche Top dieci, lo show nato durante il lockdown che gioca con le classifiche per raccontare le abitudini degli italiani. Vediamo se il direttore di rete vorrà rifare qualche puntata dato che il programma è andato così bene. Magari con il pubblico in studio, cosa che ci auguriamo tutti. A maggio ci sarà lo Zecchino d’Oro, una grande serata da Bologna, con Mara Venier, per presentare canzoni, eleggerne una vincitrice e fare festa.

 

Sei stato sempre presente in tv, nonostante la pandemia…

Ne ho vissuto un po’ tutte le sfaccettature: ho condotto la cerimonia del David di Donatello in solitaria, ho presentato la serata Con il cuore, nel nome di Francesco, con Gianni Morandi, da soli sul sagrato della basilica di Assisi per una raccolta fondi importantissima. Ho ideato Top dieci, programma senza pubblico e capace di reggere con pochi ospiti, e sono stato timoniere di Tale e quale show, da casa, dopo aver avuto il coronavirus.

 

Hai vissuto questo periodo come una missione verso i telespettatori?

Non credo di essere così importante, non mi sento Superman. È stato un po’ come lavorare in smart working da casa: la tecnologia l’ha reso possibile e così l’ho fatto. Credo, invece, che sia fondamentale testimoniare la mia esperienza con il Covid-19, per segnalare che non è una stupidaggine e bisogna stare attenti, rispettare le regole, perché il virus esiste realmente e può colpire tutti in maniera subdola. Vorrei fare un ringraziamento a medici, infermieri e volontari che sono in trincea ogni giorno per aiutarci.

 

Cosa ti auguri per questo 2021?

Che sia completamente diverso dal 2020. Spero che potremo tornare ad abbracciarci: questo vorrebbe dire che il virus è definitivamente sconfitto.

Articolo tratto da La Freccia