In cover, Castello federiciano, Roseto Capo Spulico (CS) © Rocco Giampietro
Rosanna Mazzia è una donna calabrese volitiva e determinata. È mediatrice familiare e avvocatessa civilista nello studio che ha fondato nel 1996 e che condivide con i suoi fratelli. Studio che ha sempre frequentato poco, a dir la verità, perché dal ‘95 si dedica alla sua comunità di Roseto Capo Spulico. Un borgo di poco meno di duemila abitanti nell’Alto Ionio cosentino, di cui è sindaca dal 2014.
Siamo in Calabria, terra difficile quanto straordinaria, baciata dal sole e accarezzata dal Mediterraneo, attraversata da aspre montagne e lambita da scogliere frastagliate e spiagge bianchissime che evocano miti e leggende ancestrali.
Abbiamo scelto di andare alla scoperta della punta d’Italia seguendo un itinerario diverso dal solito, più segreto rispetto alle tradizionali mete turistiche: quello di alcuni suoi borghi storici, dalla montagna al mare. Rosanna è la nostra guida d’eccezione perché, oltre ad amministrarne uno, dal 2019 è anche presidente nazionale dell’associazione Borghi autentici d’Italia (Bai).
Rosanna Mazzia © Giovanni Pirillo
Quale consiglio daresti a chi volesse scegliere per la prossima estate la Calabria e assaporare questa esperienza fino in fondo?
Dici bene, la Calabria è una terra tutta da assaporare, nella sua essenza genuina, con i suoi saperi e sapori millenari, aspra e profumata. Va vissuta ascoltandone il battito dei luoghi, osservando le rughe negli occhi dei nonni, soffermandosi sulle sfumature dei molteplici dialetti dalle radici profondissime.
Da dove parte il nostro tour per scoprire i borghi autentici di questa regione?
Dalla montagna nel cuore del Mediterraneo, che ha un valore irripetibile. Partiamo da Albidona (CS), un piccolo centro che arriva fino al mare con la sua spiaggetta e la torre saracena. È detto anche il Borgo delle arti e dei mestieri, per i liutai e gli scalpellini che qui lavorano il legno e la pietra. Sempre nell’Alto Ionio cosentino c’è poi Canna, nota come il Borgo della musica, perché dal 1995 al 2013 ha ospitato un festival di classica da camera con ospiti di fama mondiale.
Immagino che dovunque si possano degustare prodotti tipici sorprendenti. Uno per tutti?
Il Moscato del borgo di Saracena. Noto e apprezzato fin dal ‘500, questo vino da meditazione raccoglie appassionati in tutto il mondo ed è un prodotto “domestico”: ogni famiglia di Saracena ne produce un po’ secondo tecniche tramandate di generazione in generazione.
La salita verso il duomo di Casali del Manco (CS) © Borghi Autentici d'Italia
Se non sbaglio, sempre in montagna, nel cosentino, c’è addirittura il borgo dall’aria più pulita d’Europa.
Si tratta di Casali del Manco. Qui l’aria pulita è strettamente connessa al patrimonio naturalistico diffuso e alla densità boschiva prossima al suo abitato, che avvolge tutti i borghi silani e delimita quelli presilani, ma anche ai fattori meteorologici e alle condizioni microclimatiche che riportano al centro la questione montana, intesa come attrazione principale anche in termini di sport ed escursionismo.
Spostandoci nel catanzarese, invece?
Consiglierei una tappa anche a Miglierina, nella Sella di Marcellinara, gola ristretta tra i mari Tirreno e Ionio, che svetta su un’altura dai panorami mozzafiato. Sono due i fattori che concorrono a caratterizzare questo borgo autentico: la luce e la creatività. La prima avvolge tutto: Miglierina, anche in virtù del suo perfetto orientamento eliotermico, regala splendide albe dal Mar Ionio e incantevoli tramonti sul Tirreno. La sua luce unica permea e governa anche la vita degli abitanti, la loro operosità, il loro calore, finanche la loro devozione da secoli rivolta a Lucia, la Santa della luce. La creatività, poi, si manifesta in tutto, nelle produzioni artistiche e artigianali, che si tratti di musica, teatro, poesia, tessitura o gastronomia.
Non possiamo concludere questa breve passeggiata in Calabria senza un angolo di mare, meglio se Bandiera blu. Penso al tuo Roseto Capo Spulico. Se lo dovessi descrivere in pochi scatti, quali sceglieresti?
È un luogo antico, risalente al Medioevo, attraversato dalle tipiche vinelle, tra cui quella dell’amore, dove in passato gli innamorati si nascondevano dagli occhi delle comari. Questi vicoletti tortuosi spesso si aprono improvvisamente su scorci panoramici sul mare. Il tutto tra antichi comignoli e forni pensili che raccontano la quotidianità di un tempo passato. La secolare storia di Roseto si intreccia al mistero e al fascino dei suoi luoghi, come nel caso del castello federiciano, fortezza militare ma anche centro religioso e templare. A partire dalla sua pianta trapezoidale che testimonia il riferimento al Tempio di Gerusalemme. Altre importanti ipotesi su questo derivano dal rinvenimento di alcuni segni esoterici: la rosa crociata, simbolo della nota famiglia templare dei Rosacroce, il giglio, il cerchio di Salomone, che rappresenta l’unione delle tre religioni monoteiste, il grifone, il tetragramma di YHWH, la croce cristiana e i numeri romani. Secondo alcuni storici, in questo castello potrebbe essere transitata anche la Sacra Sindone, proprio nel periodo del regno federiciano.
Palazzo signorile a Canna (CS) © Antonio Di Leo
Per il post Covid-19 si parla di un turismo “lento”. Anche i borghi autentici della Calabria si stanno organizzando per un’offerta più esperienziale?
La nostra associazione lavora da quasi 20 anni per diffondere la cultura della sostenibilità e un modo di viaggiare rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema dei territori. Quindi per noi il turismo è “lento” da sempre. Per questo motivo sosteniamo da anni iniziative e progetti volti a valorizzare il patrimonio della comunità locale non solo in chiave turistica. Attraverso la rete dei Borghi autentici d’Italia, e con buoni risultati anche in Calabria, stiamo portando avanti le Comunità ospitali, una proficua collaborazione tra amministrazioni locali, stakeholder e operatori turistici per costruire insieme una proposta di viaggio che focalizzi l’attenzione sulle persone che abitano il luogo e lo rendono unico, vivo e coinvolgente. Cosicché chi decide di trascorrervi qualche giorno possa scoprirne il carattere, le unicità e, soprattutto, l’ospitalità partecipe.
Avete in programma nuove iniziative?
Quest’anno le attività nei Borghi autentici d’Italia saranno fortemente condizionate dalla pandemia e dai suoi colpi di coda. Nonostante le difficoltà stiamo lavorando, tra gli altri, al progetto La Divina Commedia in 100 Borghi, il nostro omaggio al padre della lingua italiana in occasione dei 700 anni dalla sua scomparsa. Si tratta di un recital itinerante ideato dall’artista Matteo Fratarcangeli e promosso dall’associazione Il tempo nostro, che porterà ogni giorno i versi di Dante in un borgo diverso, per unire ancora una volta, dopo 700 anni, l’Italia intera. Quell’Italia fatta di luoghi e comunità che ce la vogliono fare e non vedono l’ora di ripartire
Articolo tratto da La Freccia