In cover, Atmosfera bubble glamping, Satriano di Lucania (PZ)

Alberghi e b&b sono tornati a lavorare a pieno regime. Ma hanno recuperato fascino e quote di mercato anche le case vacanza. Non soltanto quelle convenzionali, che riproducono, al mare o in montagna, le identiche e rassicuranti caratteristiche degli appartamenti di città. Ora sono di grandissima moda le case speciali, dove trascorrere un soggiorno originale, di sicuro indimenticabile. L’Italia dei mille campanili, così diversa dal punto di vista geografico e climatico, offre una varietà d’offerta sensazionale.

TRA BAITE E MALGHE

Pareti di legno, basamento in muratura, tetto in lastre naturali o scorza d’albero. Le baite alpine sono sempre più ambite dai vacanzieri amanti della natura, dell’aria frizzante di montagna, dei panorami sulle vette perennemente innevate. In passato servivano per il deposito del raccolto o il ricovero provvisorio di animali, allevatori e contadini. Casette nelle quali si respira l’atmosfera magica delle avventure di Heidi tra i sentieri dell’Alpe. Qui il paesaggio è contraddistinto anche dalle malghe, con stalle e laboratori caseari annessi, che aprono le porte a chi, oltre alle soluzioni green, ama anche il buon formaggio e il burro d’alta quota. Ce ne sono centinaia attive in tutto l’arco alpino, dove sperimentare l’emozione della mungitura e della lavorazione del latte. Alzarsi all’alba, provare a mungere le mucche, aiutare il casaro a preparare il formaggio e poi godersi la colazione con pane, burro e marmellata può far dimenticare ogni amarezza.

Malga alpina

Una malga alpina

NEL MISTERO DEI TRULLI

Le caratteristiche case pugliesi a forma di cono appuntito sono Patrimonio mondiale dell’umanità dal 1996. Quelli di Alberobello, diventati un’attrazione turistica, sono capolavori di architettura rurale e fiscale. Venivano costruiti nelle campagne assolate come rifugi provvisori e dunque esenti dal pagamento delle tasse. Un abile sistema escogitato da contadini e allevatori per sfuggire alla prepotenza daziaria di avidi re e prepotenti signorotti locali. Il trullo sorgeva su una cisterna che consentiva la raccolta dell’acqua piovana, mentre le pareti spesse consentivano di mantenere all’interno una temperatura gradevole in tutte le stagioni. Caratteristica molto apprezzata da chi sceglie di soggiornare in un trullo durante i mesi più caldi. Spettacolari le decorazioni che adornano i pinnacoli, dall’importante significato simbolico e apotropaico: il gallo e il cane indicano che la casa è vigilata, le corna del bue tengono invece lontano il malocchio.

DAMMUSI CONTRO IL VENTO

Pantelleria (TP) è un’isola siciliana meravigliosa con aspre condizioni climatiche: sole rovente, vento intenso, pochissima acqua a disposizione. I contadini hanno domato queste difficoltà costruendo le loro case con il materiale lavico disponibile in abbondanza. Mura spesse fino a un metro e mezzo, cisterne per la raccolta di ogni preziosa goccia caduta dal cielo e, accanto all’abitazione principale, una costruzione circolare detta jardinu, nella quale frutteti e vigne potevano prosperare protetti anche dalle raffiche più impetuose. Vivere anche solo per qualche giorno in una di queste abitazioni, alcune delle quali trasformate in accoglienti resort di lusso, significa ritrovare un contatto quasi embrionale con la natura. I dammusi di Pantelleria sono molto richiesti dai turisti che amano inebriarsi del profumo sensuale del vino passito e del sapore inimitabile dei capperi e dei suoi frutti, i cucunci.

Dammuso a Pantelleria (TP)

Un dammuso a Pantelleria (TP) 

LA MAGIA DEI FARI

Costruzioni ardite su scogli e promontori a strapiombo, guide luminose nelle notti tempestose. I fari hanno sempre avuto un’enorme potenza evocativa. Nei film e nei romanzi appaiono popolati da personaggi misteriosi e solitari. Nella realtà, alcuni sono diventati case e alberghi per le vacanze. La Marina militare infatti, tenuto conto dell’evoluzione tecnologica della navigazione, ne ha ceduto la proprietà o l’uso a soggetti privati. La struttura originale rimane intatta, talvolta il faro è addirittura ancora in funzione, ma la trasformazione interna è sorprendente. Come nel caso di Capo Spartivento (CA), che si erge spettacolare sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Qui il servizio è a cinque stelle, un vero e proprio eremo di lusso a poca distanza da Cala Ferraglione e Cala Cipolla. Nell’isola toscana del Giglio, invece, soggiornando nel faro di Punta Fenaio si ammira uno dei tramonti più infuocati del mar Tirreno.

ESCHIMESI D’ITALIA

Fin dalle scuole elementari, quando con foto e disegni le maestre accompagnavano la classe alla scoperta delle case nel mondo, i bambini hanno sempre provato un brivido al cospetto degli igloo. I blocchi di ghiaccio formavano un’incredibile capanna trasparente nella quale ognuno sognava di poter entrare almeno per un minuto. Oggi questo sogno può diventare realtà in resort e villaggi di ghiaccio, senza neppure dover raggiungere il Polo Nord a bordo di una slitta trainata da renne. Gli igloo del Rifugio bella vista (BZ), in Alto Adige, sono stati costruiti con tutte le comodità sul ghiacciaio del Giogo Alto, a tremila metri di quota. Si dorme su soffici pelli di pecora in sacchi a pelo caldissimi. La cena prevede quattro portate calde, la colazione è robusta. Non mancano vini e bevande per ammirare ancora meglio montagne e notti stellate. A Misurina (BL), vicino Cortina d’Ampezzo, l’Accademia alpina ha allestito il Dolomiti igloo village. Siamo a circa 1.800 metri d’altezza, una quota ideale per passeggiare con le ciaspole, pattinare sul lago ghiacciato e gustare spuntini a base di carne affumicata. 

Un villaggio di ghiaccio

Un villaggio di ghiaccio 

COME IL BARONE RAMPANTE

Il nobile protagonista del romanzo di Italo Calvino decise di arrampicarsi su un albero e non scendere mai più. Chi sceglie di vivere una vacanza a qualche metro da terra, su una moderna casa sull’albero, potrebbe esser indotto nella stessa tentazione. L’Aroma(n)tica treehouse nel Monferrato (AL), in Piemonte, è proprio una bella tentazione. Rispetto all’albero del barone calviniano, questa suggestiva abitazione è dotata di piscina, solarium e romantica camera da letto. Tra le Alpi Friulane, la Malga Priu (UD) ha arricchito il proprio agriturismo con due treehouse a forma di pigna, uno splendido esempio di turismo ecosostenibile ideato dall’architetto Claudio Beltrame e realizzato da DomusGaia. La casa è accarezzata dalle fronde degli alberi e alimentata con energie rinnovabili. La camera da letto ha un oblò panoramico per ammirare il cielo restando sotto le coperte. L’Hotel Hohenwart a Scena (BZ), in Val Venosta, offre addirittura ai suoi ospiti più temerari la possibilità di dormire all’aperto su un letto ai margini del bosco.

IN GLAMPING O NELLE BUBBLE

In Campania, ma non solo, dilaga la moda del glamping: soggiornare immersi nella natura senza rinunciare alle comodità di un’abitazione moderna. A nord di Napoli sono due le mete preferite dagli amanti di questo nuovo stile di vacanza: il Nabi resort glamping spa e l’Ecoparco del Mediterraneo, entrambi a Castel Volturno nell’oasi dei Laghi Nabi. Le abitazioni, specialmente quelle a bordo lago, si confondono con la vegetazione consentendo una rigenerante esperienza di benessere tra escursioni in piroga, gite in bicicletta e birdwatching. Le casette di legno nell’agriturismo Isca delle Donne, vicino Palinuro (SA), permettono alle famiglie con bambini di vivere come veri contadini del secolo scorso attraverso i percorsi della fattoria didattica, imparando a fare il latte, l’orto, il pane e la vendemmia. A Satriano di Lucania (PZ), invece, all’interno di un querceto, è fiorito l’Atmosfera bubble glamping. Gli ospiti hanno a disposizione tre bolle trasparenti nelle quali trascorrere il tempo come in un acquario, ammirando il cambiamento della luce durante il giorno e le stelle cadenti di notte. La privacy è garantita dalle fronde e, alla fine del soggiorno, per ogni turista viene piantato un alberello.

Articolo tratto da La Freccia