Il fascino di Venezia e la sua magia sono un assioma acquisito, ma la città, che affascina in ogni suo angolo, cela ancora dei luoghi che è bello definire gioielli. Quando li scopriamo ci piace sentirli un poco nostri e renderli protagonisti di un passaparola di qualità. Luoghi che regalano una sensazione rara ai nostri gironi: lo stupore.

Vista dell'hotel san Cassiano a Ca' Favretto, Venezia

Uno di questi è un antico palazzetto affacciato sul Canal Grande a poche centinaia di metri dalle volte del Mercato di Rialto e dal suo celebre ponte. Si chiama Ca’ Favretto e fu residenza del celebre pittore Giacomo Favretto, uno dei protagonisti dell’arte veneziana del XIX secolo. Vi si accede da una stretta calle. Varcando il portone ci si trova in un piccolo cortile e all’ingresso della residenza oggi divenuta Hotel San Cassiano. Sono stati infatti Giancarlo Manao e Franco Maschietto a restaurare e trasformare in albergo Ca’ Favretto, tuttora proprietà delle due famiglie.

L’Hotel San Cassiano è una struttura intima, raccolta, impreziosita dagli arredi d’epoca, tra cui splendidi lampadari in vetro di Murano e mobili antichi. Di particolare pregio la raccolta di disegni originali e opere di Giacomo Favretto, oltre ad alcuni cimeli del pittore. Interessante la collezione di quadri di diversi artisti, dove il soggetto principale è Ca’ Favretto “ritratta” in diverse epoche, diversi stili e diverse interpretazioni artistiche. Al San Cassiano si vive anche un’ulteriore piacevole esperienza, quella di trovare persone che amano il proprio lavoro e fanno dell’accoglienza un valore. Capaci di piccole, grandi attenzioni per rendere speciale l’esperienza a Venezia. Bello sentir raccontare da chi la vive ogni giorno la storia della casa e della vita di Giacomo Favretto che qui appunto visse e lavorò.

La famiglia Manao, proprietaria dell'hotel San Cassiano a Ca' Favretto, Venezia

L’artista veneziano oggi è molto quotato, i suoi quadri si trovano in diversi musei, dal veneziano Museo Correr ai Musei di Genova. Il suo Amore fra i polli, patrimonio della Città Metropolitana di Milano, venne trafugato da Palazzo Isimbardi e successivamente ritrovato con successo.

 

Favretto iniziò da ragazzo a lavorare come falegname nella bottega paterna che abbandonò per entrare all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove si mise in luce per le sue innate doti che lo portarono nel corso del tempo ad acquisire notorietà internazionale.

 

Negli ultimi anni le opere del Favretto ebbero un’evoluzione artistica con crescita dell’eleganza del tratto, della luminosità e del senso di realismo artistico pittorico, tanto da essere considerato il massimo esponente del "verismo" veneziano dell'Ottocento.

Una piacevole passeggiata dalla stazione di Venezia Santa Lucia consente di raggiungere Ca’ Favretto e immergersi, seppur solo per qualche giorno, nell’arte, nella storia, nella bellezza.