Alstom e Snam firmano un accordo quinquennale per sviluppare i treni a idrogeno in Italia già dai primi mesi del 2021.

Nell'ambito dell'intesa, siglata lo scorso 4 giugno, Alstom si occuperà della fornitura e della manutenzione dei treni a idrogeno, di nuova realizzazione o convertiti, mentre Snam lavorerà allo sviluppo delle infrastrutture per la produzione, il trasporto e il rifornimento.

La collaborazione nasce dal comune impegno e dalla esperienza delle due società nell'ambito dell'utilizzo dell'idrogeno. Alstom ha avviato in Germania il Coradia iLint, il primo treno a celle a combustibile al mondo, già in servizio da un anno e mezzo su una tratta regionale. Snam invece è stata tra le prime aziende al mondo a sperimentare l'iniezione di idrogeno al 10% nella rete di trasporto del gas naturale.

"L'idrogeno sarà un pilastro del Green New Deal europeo e degli investimenti per la ripartenza post-Covid" ha dichiarato l'AD di Snam Marco Alverà sottolineando la necessità di decarbonizzare i trasporti per una mobilità più efficiente e sostenibile.

Il Gruppo FS, già nel 2018 e attraverso RFI, ha iniziato degli studi sul trasporto ferroviario a idrogeno approfondendone i benefici e le funzionalità grazie alla collaborazione con l'Università la Sapienza di Roma e il CNIM (Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione).

L'impegno per soluzioni green di trasporto pubblico si è concretizzato negli anni attraverso la produzione dei treni riciclabili e a basse emissioni di Trenitalia Pop e Rock e con l'entrata in servizio di bus ibridi nella flotta di Busitalia

Parola d'ordine sostenibilità anche per le infrastrutture ferroviarie e stradali con RFI, da sempre impegnata nello sviluppo di una rete rispettosa dell'ambiente che la ospita, e con Anas, che a partire da agosto 2020, inizierà ad utilizzare solo energia sostenibile, rinnovabile e pulita per tutte le sue attività aziendali.

L'impegno del Gruppo per un futuro green dei trasporti continua.