Volto del pomeriggio Rai1, una delle digital influencer più quotate sui social network, e mamma di Guido Alberto e Cora. In due parole, Caterina Balivo. Generalmente è lei a condurre interviste, oggi invece ci racconta come ha passato le giornate tra le mura domestiche, ora che ha ripreso (seppur con mille accortezze sanitarie) il suo Vieni da me. «Per noi adulti non è facile, figuriamoci per i bambini. Non sono una mamma apprensiva, ma penso che non vada sottovalutato l’impatto che questo periodo ha sui più piccoli. Hanno due certezze, i genitori e la scuola, e senza quest’ultima sono stati privati di amici, insegnanti, attività e socialità importanti. Senza contare che vedersi attraverso un computer non è sempre facile. Mio figlio Guido Alberto, che ha sette anni, prima del lockdown non aveva mai utilizzato tablet o giochi tecnologici e gestire le lezioni online all’inizio è stato snervante», spiega la conduttrice.
 

Con Cora, due anni e mezzo, i primi giorni sono stati pesanti: «Era abituata a uscire sempre subito dopo la colazione e mi chiedeva perché ora non potevamo più farlo. Le abbiamo detto la verità, che c’era un virus cattivo capace di farle venire la febbre altissima. Mentre Guido Alberto, che è più grande, ha sentito i nostri discorsi e i telegiornali e ha giustamente manifestato un po’ di preoccupazione per i nonni».

 

La routine quotidiana è piuttosto altalenante: «La mattina Guido Alberto ha le lezioni scolastiche e confesso che ho scoperto di non avere molta pazienza nel seguirlo con i compiti. E poi la gestione di due bambini con età diverse non è facile. Ho

provato a far fare loro delle cose insieme, ma a parte la pittura altro non si riesce».

 

In tutto questo, ha comunque avuto il tempo per realizzare su Instagram il progetto My Next Book. «È nato da un’idea avuta con mio marito (lo scrittore Guido Maria Brera, ndr). Durante il lockdown molte promozioni di libri sono state bloccate. Così

ho cominciato a intervistare uno scrittore al giorno chiedendogli di raccontare in diretta su Instagram il suo romanzo in uscita. Un’esperienza nuova ma di successo. Molti mi hanno richiamata dicendo che le vendite erano aumentate dopo il nostro incontro».

 

Ma, tornando alla vita in famiglia, come pensa di passare la Festa della mamma? «Ho chiesto a mio figlio una letterina, senza scuola non credo ci saranno lavoretti ad hoc. E poi sicuramente faremo una videochiamata con mia mamma, che è ad Aversa, e le mie sorelle. Mi mancano tantissimo. Appena l’emergenza sarà rientrata andremo a trovarli e mangeremo con tutta la famiglia sul lungomare di Napoli. Lo desidero davvero tanto».

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