«Non abbiamo ancora i dati definitivi, ma dalle nostre stime possiamo affermare che il 2023 ha segnato l’anno di ripresa per il turismo in Italia dopo la pandemia da Covid-19». Non nasconde la propria soddisfazione Ivana Jelinic, da poco più di un anno amministratrice delegata di Enit, Agenzia nazionale del turismo, nel tracciare un bilancio dell’anno appena concluso.

Febbraio è un mese importante per gli operatori del settore, con il tradizionale appuntamento della Borsa internazionale del turismo. Finalmente si torna a respirare un clima di ottimismo?

 

Sì, abbiamo visto un aumento significativo del numero di visitatori in Italia nel corso dell’anno. Nei primi nove mesi del 2023 hanno attraversato le nostre frontiere 68,5 milioni di viaggiatori, con un incremento del 17,3% rispetto all’anno precedente. E da

un’elaborazione del nostro ufficio studi, su dati della Banca d’Italia, nei loro soggiorni – pari a 308,5 milioni di notti – hanno speso sul nostro territorio la bellezza di 41,5 miliardi di euro, cioè il 15,9% in più a confronto con il 2022.

 

Da dove arrivano i turisti che scelgono il nostro Paese come destinazione?

 

Davvero da tutto il mondo, anche se alcune nazioni come la Germania, il Regno Unito, la Francia, gli Stati Uniti e la Cina contribuiscono in misura maggiore. A incentivare l’arrivo dei visitatori sono anche i treni ad Alta Velocità, una delle leve per lo sviluppo del turismo, che consentono di raggiungere in modo capillare le nostre principali città d'arte.

 

Quali sono invece i mercati emergenti, con flussi sempre più consistenti?

 

Emirati Arabi Uniti, India, Brasile e, in generale, i Paesi del Sud-est asiatico sono quelli che si stanno affermando e offrono anche maggiori opportunità di crescita attraverso strategie di marketing mirate e offerte personalizzate.

 

Come si ripartiscono geograficamente i turisti sulla Penisola?

 

L’Italia offre una grande varietà di destinazioni. Le regioni più visitate sono quelle con le quattro città d’arte più celebri: Roma, Firenze, Venezia e Napoli. Centri che attraggono milioni di visitatori ogni anno per il loro patrimonio e la ricchezza dell’offerta culturale. Vorrei citare, però, anche altre aree con grande potenziale di crescita, come Puglia, Calabria e Sicilia, dove le incantevoli spiagge si coniugano con un’offerta enogastronomica riconosciuta a livello internazionale, ma anche il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta, che offrono opportunità uniche per il turismo outdoor, come lo sci e il trekking. Infine, l’Umbria e le Marche che stanno attirando sempre più viaggiatori in cerca di autenticità e tranquillità. 

Nel 2023 sono stati raggiunti buoni risultati in tema di destagionalizzazione,

argomento ricorrente nelle politiche del turismo.

 

Lo scorso anno siamo stati testimoni di significativi progressi in questo campo. Grazie a una serie di politiche e strategie mirate, siamo riusciti a ridurre l’abitudine delle persone a muoversi solo in alcuni mesi dell’anno e a promuovere il turismo anche in periodi meno affollati. Del resto, durante i mesi primaverili e autunnali il clima temperato consente di visitare luoghi non affollati in tranquillità e questo riduce la congestione di alcune destinazioni durante i mesi di punta. Per lo stesso motivo sono stati introdotti nuovi prodotti turistici promuovendo eventi culturali, festival enogastronomici, attività all'aperto e itinerari tematici.

 

Trenitalia offre circa 6.500 collegamenti al giorno per andare incontro alle esigenze di cittadini e turisti. Dal vostro osservatorio cosa si evince del rapporto che hanno i visitatori con il treno?

 

L’Alta Velocità ha cambiato le abitudini dei viaggiatori. Un’offerta che, grazie anche all’intermodalità con gli aeroporti e alle connessioni con i flussi crocieristici, permette a tanti turisti di raggiungere le città d’arte in modo sostenibile. 

 

Proprio la sostenibilità è la grande sfida del mondo contemporaneo. Quanto è sentito questo tema dai visitatori e quali sono le soluzioni migliori per coniugare grandi flussi turistici con la tutela dell’ambiente?

 

Quello del turismo consapevole è un tema estremamente importante. Sempre più viaggiatori cercano soluzioni innovative per ridurre il loro impatto e viaggiare in modo più sostenibile. Registriamo un interesse crescente, per esempio, a prenotare alloggi eco-friendly, come hotel certificati LEED, Leadership in Energy and Environmental Design.

 

Chi viaggia come preferisce spostarsi durante il periodo di permanenza?

 

I turisti vogliono muoversi nel modo più sostenibile possibile, una sensibilità sempre più marcata nelle giovani generazioni. I viaggi in treno incarnano questa filosofia rappresentando il mezzo di trasporto sostenibile per eccellenza. Oltre a fare affidamento sui mezzi pubblici, cresce poi il noleggio di biciclette, monopattini, auto elettriche.

 

Possiamo essere soddisfatti, quindi, di come si comporta il turista medio?

 

Sicuramente tutto si può migliorare, ma è visibile come ormai i turisti adottino comportamenti sempre più rispettosi, per esempio riducendo l’utilizzo di plastica monouso o portando con sé borracce e sacchetti riutilizzabili per fare la spesa. La sostenibilità non riguarda solo l’impatto ambientale, ma anche il benessere delle comunità locali.