È possibile coniugare cultura alta e spettacolo popolare? Non è semplice rispondere a questa domanda, ma di sicuro a riuscirci è stato Vittorio Gassman. L’istrione classe 1922, attore e regista amato dal pubblico e dalla critica, è il protagonista della mostra evento Vittorio Gassman. Il centenario, aperta fino al 29 giugno all’AuditoriumGarage, lo spazio espositivo temporaneo allestito nell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Vittorio Gassman ©Archivio Storico Luce
La prima grande esposizione mai dedicata a questo gigante del ‘900 verrà poi ospitata al Palazzo Ducale di Genova, città natale dell’attore. È curata da Alessandro Nicosia (che nel 2020, aveva promosso, sempre nella Capitale, un’altra retrospettiva di successo dedicata ad Alberto Sordi), Diletta D’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann, rispettivamente moglie e figlio di Vittorio.
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La rassegna è un viaggio attraverso la vita intima e pubblica di un artista che ha saputo costruirsi una carriera eclettica, capace di spaziare dal palco alla poesia, dal piccolo al grande schermo, radicandosi profondamente nell’immaginario collettivo.
Vittorio Gassman in Amleto (1952) Prestito Museo Biblioteca Teatrale Siae © Museo Biblioteca dell’Attore di Genova
Gli oltre 1000 m² espositivi accolgono materiali privati inediti, immagini e documenti audiovisivi di prima mano, curiosità e oggetti personali, che da un lato ne raccontano il successo, la famiglia, le donne, le utopie, i premi, i trionfi e le criticità, dall’altro consentono di cogliere quanto Gassman abbia sempre cercato di inseguire l'eccellenza in tutti i campi. Persino nello sport, dal momento che era arrivato a giocare nella Nazionale di basket, prima di lasciare tutto per studiare all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico. Fu la madre Luisa Ambron a iscriverlo di nascosto, determinandone così il destino da mattatore.
Costume indossato da Vittorio Gassman in Macbeth (1984) Collezione The One Costumes
La mostra è divisa in quattro sezioni (Il teatro, Il cinema, La televisione, La poesia e la scrittura), ognuna delle quali riserva delle chicche emozionanti. Come i costumi di scena per gli spettacoli Otello e Macbeth o la mitica auto Lancia Aurelia utilizzata nel film Il Sorpasso, di cui si sente risuonare ancora l’inconfondibile clacson, a 60 anni dall’uscita nelle sale.
La Lancia Aurelia utilizzata nel film Il Sorpasso (1962)
E poi gli sketch televisivi in cui canta È l’uomo per me con Mina o in cui ironizza su di sé recitando l’elenco telefonico come se fosse la Divina Commedia. La mostra capitolina è un'occasione imperdibile per tornare a sentirsi vicini a un artista e a un uomo indimenticabile, a un secolo dalla sua nascita.
VITTORIO GASSMAN, UNA VITA PIENA DI CURIOSITÀ
Articolo tratto da La Freccia di maggio 2022
Una mostra nella sua villa romana rivela un volto inedito dell'indimenticato attore
16 settembre 2020