Nella zona di Capriano del Colle, oggi denominazione con tanto di Consorzio, il vitigno Marzemino è coltivato sin dal 1600. Un clone autoctono, individuato dalle ricerche compiute dall’Università di Milano, che si differenzia da quelli veneti e trentini e rappresenta una vera chicca dell’enologia territoriale italiana.
È proprio a Capriano del Cole, nel cuore della Doc, si trovano i sedici ettari della cantina San Michele, guidata oggi da Mario Danesi e dalla cucina Elisa Danesi, nuova generazione della famiglia che ha iniziato questa bella storia all’inizio degli anni ‘80.
Con passione ed entusiasmo, supportati dagli studi di economia all’università Bocconi, Mario ha lavorato per declinare il Marzemino in purezza, oggi super premiato, e per arricchire la gamma delle etichette suddivisa nei classici, nelle selezioni e nelle eccellenze.
I vigneti si dividono in numerosi appezzamenti, con viti di 35 anni, ciascuno con le proprie caratteristiche, un’alchimia spesso misteriosa, tra vigna e terreno, tanto che ogni vendemmia porta una grande ricchezza da esaltare ma anche da tutelare, soprattutto per i vigneti più vecchi.
Per queste ragioni Cantina San Michele ha scelto la conversione al biologico nel 2018 «Abbiamo riscontrato - afferma Danese - che queste pratiche forniscono un grande aiuto nell’esaltare la personalità dei vini. Oggi si parla molto di agricoltura biologica - aggiunge il proprietario - per noi non è stato un seguire le mode, altrimenti avremmo cominciato molto prima, ma la sensazione che, solo con un approccio diverso, la qualità dei vini sarebbe potuta ulteriormente migliorare. Biologico vuol dire prestare più attenzione al vigneto per far esprimere anche le più sottili caratteristiche dell’uva, senza se e senza ma».
Vini dal carattere preciso, intriganti e coinvolgenti, come il 1884, Rosso Riserva, Capriano del Colle doc, un blend di Marzemino, Merlot e Sangiovese (10%) di raffinata struttura e sentori rotondi, delicati, con una bella lunghezza che ne trattiene le aromaticità.
Otten è un Trebbiano in purezza, con parte delle uve di vendemmia tardiva. Struttura piena, in bell’equilibrio tra la parte sapida e l’acidità che ne smussa gli angoli. Giunge al palato nobile e ricco di profumi e sentori.
Il Marzemino da sole uve del vitigno autoctono, è dinamico, pulito, diritto, con una pervasiva sensazione di freschezza.
Da citare Belvedere, un Blanc de Blanc metodo classico, dalla bollicina persistente, un vino intenso, godibilissimo per freschezza, dal sorso completo e dotato di una eccellente punta sapida.
Una cantina che interpreta con grande cura il territorio, quello del Monte Netto, dove un tempo si produceva vino con il principio della quantità e oggi si raggiunge, come a cantina San Michele, un livello davvero alto.
Alla scoperta dei vini Tenute Bosco realizzati da Sofia Ponzini
05 marzo 2021