In apertura il Maestro Mazza con il suo libro
Il Maestro Gianni Mazza, ospite ai microfoni di FSNews Radio, presenta il suo primo libro Non mi ricordo una Mazza. Un testo rivolto a tutti gli amanti della storia della musica italiana, delle storie di costume della nostra società ma anche ai curiosi e soprattutto a coloro che hanno vissuto gli anni d’oro della televisione di Quelli della Notte, ad esempio, o a coloro che non hanno vissuto tale epoca ma che sono comunque andati a sbirciare nelle teche della Rai.
Per il Maestro, con l’ironia che lo contraddistingue, è un tentativo autobiografico di raccontare gli oltre sessant’anni della sua vita lavorativa di cui alcune situazioni, per qualche lettore, potrebbero essere inverosimili ma le foto ne sono una prova tangibile. Un viaggio nella sua carriera nel quale si percorrono gli esordi e le prove col gruppo nel salottino di casa, oppure le tournée in giro per il mondo con Little Tony, il teatro, le prime esperienze da compositore e la televisione.
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Il Maestro Gianni Mazza con il suo pianoforte
Il Maestro Mazza sul libro: «Chiuso in casa come tutti, durante la pandemia, non sapevo cosa fare. Mi son detto, scrivo un libro. Su cosa? Sulle barche, sul mare… che sono una mia passione? Poi ho capito che potevo semplicemente, così credevo, raccontare della mia vita e del mio lavoro. Ho scoperto ben presto che l’impresa era più complicata di quello che avessi previsto e il titolo, rende bene l’idea. Quando ho cominciato a scrivere, mi sono reso conto che spesso i ricordi erano ingarbugliati, mi sfuggivano alcuni particolari tornandomi poi in mente, fuori tempo massimo. Son dovuto ripartire dal mio curriculum per riordinare in modo temporale tutto quello che ho fatto in tanti anni. Sono disordinato, lo ammetto, ma a dire il vero il mio computer non collabora come dovrebbe. So che lui ha tutto, ma non mi trova quello che chiedo. Volevo fare un libro ricco di foto, aneddoti, spartiti scritti a mano e pezzi poco conosciuti che potessero finalmente essere riascoltati. All’epoca, tanto per capirci, non sapevo neanche come si chiamasse il QR code e lo definivo tra me e me bacarozzo. Alla fine ho dovuto dare il libro a qualcuno che mi mettesse le virgole, perché le avevo dimenticate. Parlando con me stesso, scrivevo, prima a mano e poi sul computer, perché fosse comprensibile visto che scrivo malissimo! È stato un lavoro pazzesco che davvero non avevo immaginato».
La copertina del 45 giri Ditemi voi del 1965
Un Trattato di amnesia consapevole, come lo definisce il Maestro, nel quale però non dimentica di raccontare il Gianni Mazza uomo attraverso burle, provocazioni, passioni, gli affetti e i rapporti costruiti negli anni con gli artisti che con lui hanno via via collaborato. Divertente creativo e con uno stile inconfondibile, ha cercato di rimettere insieme i ricordi di una carriera straordinaria nella quale le esperienze come pianista, compositore e arrangiatore lo hanno portato nel tempo anche a curare la colonna sonora di alcuni film. Inoltre ha diretto le orchestre e i gruppi musicali di trasmissioni televisive dall’enorme successo, lavorando tra gli altri con Nanni Loi, Corrado, Renzo Arbore, Giancarlo Magalli, Mara Venier, Fabrizio Frizzi, Claudio Lippi, Amadeus e il grande regista Michele Guardì.
Prima pubblicazione con documenti, immagini e testimonianze
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