Prendere un Frecciarossa da Roma, arrivare a Torino alla più importante manifestazione italiana nel campo dell'editoria e dar vita alla seconda stagione di un podcast sui libri in compagnia degli stessi autori o autrici che l’abbiano scritti.  Tutto questo è “4 ore e 45 minuti. Il tempo di un libro” che torna con una nuova puntata, ospite di questo episodio è Max Angioni con il suo “Mistero brutto. Il vangelo secondo me”.

La puntata, registrata durante il Salone Internazionale del Libro all’interno dello spazio del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (tra i principali sponsor dell’evento), cerca di capire come sia stato il passaggio del comico comasco da palco alla scrivania. «Mi sento a disagio in mezzo a tutti questi scrittori - scherza Max Angioni – non è stato facile realizzare il libro, so che dopo aver corretto i miei testi, molti redattori della casa editrice si sono licenziati». Il clima, come è facilmente deducibile visto la caratura del protagonista, è scanzonato, ironico e scherzoso. Max Angioni, come può, cerca sempre di infilarci una battuta. L’episodio, però, non esclude passaggi seri. Come quando, per esempio, si parla di religione «credo molto nello spiritualità, penso che tutte le religioni siano necessarie seppur non mi rivedo in nessuna».

 

La puntata è il primo episodio della nuova stagione di “4 ore e 45 minuti. Il tempo di un libro”. Il podcast, nei prossimi episodi, ha come ospiti Rocco Pinto autore di “Viaggi di carta”, Gian Marco Griffi autore di “Ferrovie del Messico”, Chiara Galeazzi autrice di “Poverina” e Laura Pezzino autrice di “A New York con Patti Smith”.