In apertura uno scatto della rappresentazione © Ufficio stampa ArgillaTeatri

A Cesano di Roma nei giorni 21 e 22 dicembre il Natale verrà festeggiato con un itinerante laboratorio di scoperta e riscoperta dei giochi e giocattoli di una volta. “Un Presepe Vivente”, ideato e realizzato dall’Associazione di volontariato culturale ArgillaTeatri con il contributo del Municipio Roma XV, è un viaggio emozionante dove bambini e ragazzi di tutte le età potranno immergersi in quel mondo dove i nostri nonni potevano divertirsi con giochi semplici, senza strutture e dove l’invenzione, l’avventura e la fantasia occupavano un vasto spazio. Il laboratorio, in programma il 21 dicembre a Piazza Francesco Caraffa è condotto dall’attrice, musicista, educatrice giocattolaia ed ebanista figlia d’arte Brunella Petrini e darà occasione a tutti i partecipanti di creare con le proprie mani stelle comete, o uno dei Re Magi, o la Scopa della Befana. Giocattoli che poi i ragazzi porteranno a casa, consapevoli di aver creato con le proprie mani un giocattolo e non solo di esserne proprietario o utente.

 

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Il 22 dicembre invece sarà la volta del Presepe Vivente itinerante (lungo Borgo di Sopra fino a Piazza Caraffa) che rievocherà il viaggio dei Re Magi da subito dopo l’Annunciazione fino al levarsi della stella cometa, coniugandolo con il teatro, la musica e l’arte di strada senza mai perdere di vista la struttura della sacra rappresentazione. Al centro della drammaturgia la nascita dove, al suono di canti e musiche popolari, l’iconografia classica si trasfigura in un teatro popolare che con danzatori, musici e personaggi fantastici porterà il pubblico in un viaggio classico e significativo.

Locandina

La locandina dell'evento

«Ci siamo domandati - dice il direttore artistico Ivan Vincenzo Cozzi - in che situazione nascerebbe oggi Gesù Bambino. Cosa è rimasto delle antiche città destinate a narrare il sacro?  Dove troverebbe riparo Maria, vagando fra le macerie delle città che oggi vediamo distrutte nella sua terra? Per questo abbiamo proposto una natività attuale, immaginandola fra i resti di ciò che è andato distrutto e le immagini di una storia che si ripete».

 

Uno spettacolo che si articola in un percorso di emozionanti spunti di riflessione con l'annunciazione e la piazza del mercato dove, fra giochi e imbonitori, tutto il mondo si mostra. A seguire il sogno dei pastori, dove vengono raccontate storie che nessun Vangelo ha mai detto con storie attuali di migrazione e carcere, di odio e di guerra, di disattenzione e consumo. Storie di mostri e di fuoco ma con la buona novella che arriva e porterà tutti all’ingresso della grotta dove splende il nuovo sole invitto.