Foto Pino Settanni – Luce Cinecittà

AGGIORNAMENTO DEL 3 MARZO 2020: Il Bifest è stato spostato a data da destinarsi a causa della difficoltà o impossibilità per una serie di ospiti ad accompagnare a Bari i loro film. In particolare hanno inciso la cancellazione di voli e le misure che rendono difficoltoso il rientro nei Paesi d'origine per chi proviene dall'Italia, dovute al Covid-19.

 

Il Bari International Film Festival spegne 11 candeline. La kermesse, di cui Trenitalia è official carrier, torna a riempire dal 21 al 28 marzo le platee del Multicinema Galleria e dei teatri storici del capoluogo pugliese, il Petruzzelli, il Margherita e, da quest’anno, il Piccinni, disponibile dopo un recente restauro.

Il Teatro Petruzzelli di Bari in occasione di Bifest 2019

L’edizione 2020 è dedicata a Mario Monicelli, a dieci anni dalla scomparsa, con La storia, la memoria, retrospettiva composta da decine di pellicole e una mostra fotografica.

Tanti i film da non perdere, a partire già da quello di apertura: Bombshell. La Voce Dello Scandalo, con Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, per la regia di Jay Roach, visibile nelle sale italiane solo a partire dal 26 marzo. Basato su fatti realmente accaduti, racconta come Roger Ailey, l’uomo che ha contribuito a creare il più controverso impero dei media di tutti i tempi, Fox News, sia stato spodestato da Gretchen Carlson, Megyn Kelly e Kayla Pospisil, tre donne diverse tra loro ma accomunate dalla scelta coraggiosa di lottare contro un sistema di potere e abusi.

Tra le altre pellicole segnatevi Les traducteurs di Régis Roinsard con Riccardo Scamarcio;  Burraco fatale di Giuliana Gamba con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Loretta Goggi; Si muore solo da vivi di Alberto Rizzi con Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi, Neri Marcorè e Francesco Pannofino.

Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie in Bombshell. La Voce Dello Scandalo

Oltre alle proiezioni viene data grande attenzione ai numerosi premi assegnati. Legati al film Pinocchio vanno il Franco Cristaldi per il miglior produttore a Matteo Garrone e Paolo Del Brocco, ad di RAI Cinema, e l'Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Roberto Benigni. Per Il traditore Marco Bellocchio vince il Mario Monicelli per il miglior regista, Nicola Piovani si aggiudica l'Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche mentre il Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista va a Pierfrancesco Favino, premiato anche per l'interpretazione in Hammamet di Gianni Amelio. Micaela Ramazzotti vince il Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista in Gli anni più belli di Gabriele Muccino.

Menzione a parte merita il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence assegnato a Raffaella Leone, figlia di Sergio Leone e ad di Leone Film Group, al regista Ken Loach e ai tre Oscar Helen MirrenTaylor Hackford e Roberto Benigni.

Il regista Ken Loach

Nell'ambito del festival assumono particolare importanza i temi della differenza di genere e della sostenibilità ambientale, come spiega lo stesso direttore Felice Laudadio nell'intervista presso la Casa del Cinema di Roma per la conferenza stampa di presentazione di Bifest.

INTERVISTA IL DIRETTORE DEL BIFEST FELICE LAUDADIO A CURA DI ALESSANDRO RIBALDI