In cover, I Suoni della Dolomiti-Val di Fassa-Rifugio Bergvagabunden © Trentino Marketing/Alexander Debiasi

Scegliere località lontane dal turismo di massa e salvaguardare l’ambiente: due obiettivi sociali la cui eco si è amplificata con la pandemia, ma che non nascono in tempi recenti. Anzi, già da anni, sono una bussola per molte iniziative culturali. È il caso delle rassegne musicali in alta quota che, per la prima volta, hanno deciso di fare squadra: a maggio è nata la Rete dei Festival di musica in montagna, a cui hanno aderito RisorgiMarche, Musicastelle Outdoor, Musica sulle Apuane, I Suoni delle Dolomiti, Suoni Controvento, Paesaggi Sonori, Suoni della Murgia e Time in Jazz.

 

Un’occasione per mettere a fattor comune esperienze ed esigenze: «Costruire reti», spiega Paolo Fresu, trombettista e direttore artistico di Time in jazz, «è sempre importante, ma lo è particolarmente in questo momento storico. Farlo con i festival in montagna significa affermare quanto i nostri territori siano di tutti e da tutti debbano essere fruiti, oltre che rispettati».

Il trombettista e direttore artistico di Time in Jazz, Paolo Fresu, durante un concerto con Gaetano Curreri ©Giuseppe D'Anna

Il trombettista e direttore artistico di Time in Jazz, Paolo Fresu, in un concerto con Gaetano Curreri © Giuseppe D'Anna

Sulla stessa lunghezza d’onda Neri Marcorè, ideatore di RisorgiMarche: «L’impressione è che l’apprezzamento per questo tipo di esperienza stesse crescendo già prima dell’emergenza Covid-19. È probabile che il lockdown ci abbia indotti a riflettere di più e meglio su cosa ci dia gioia, come spettatori e come artisti, e che quindi la pandemia abbia involontariamente indicato nuove strade da percorrere per proporre e produrre cultura».

Neri Marcorè a Ussita durante RisorgiMarche 2018 ©Noris Cocci

Neri Marcorè a Ussita (MC) durante RisorgiMarche 2018 © Noris Cocci

L’intento della Rete è ben saldo: promuovere l’educazione ecologica attraverso la musica. Considerata un mezzo, non un fine, perché il concerto è solo la conclusione di una giornata i cui protagonisti sono il cammino, la natura, il silenzio e lo stare insieme, in uno scenario di spazi aperti, sicuri e liberi da strutture come palchi e sedie, che impattano sull’ambiente. Se a differenziare i festival è il paesaggio in cui prendono vita, è questo format organizzativo ad accomunarli. Tutti promuovono un turismo sostenibile a vantaggio delle comunità locali, grazie a un’economia circolare che genera visibilità e indotto economico.

Il concerto di Piero Pelù ad Arquata del Tronto per RisorgiMarche 2018 ©Mauro Corinti)

Il concerto di Piero Pelù ad Arquata del Tronto (AP) per RisorgiMarche 2018 © Mauro Corinti

DALLE MARCHE ALLA VALLE D’AOSTA

Ricchezza che caratterizza anche il cartellone delle kermesse. Per alcune è in via definizione, come nel caso di RisorgiMarche, l’iniziativa nata nel 2017 per la rinascita delle comunità marchigiane colpite dal sisma, che quest’anno si svolge dal 16 luglio a fine agosto. Per le altre è bene segnare in agenda alcuni appuntamenti.

 

Il viaggio che unisce il Paese da una catena montuosa all’altra inizia da Musicastelle Outdoor, in Valle d’Aosta, che propone location mozzafiato – a volte nel vero senso della parola, perché raggiungibili solo a piedi dopo un’ora e mezza di cammino – e concerti gratuiti nel primo pomeriggio. Sabato 3 luglio a Cogne (AO), presso le cascate di Lillaz, c’è Samuele Bersani. Una settimana dopo Daniele Silvestri è a 1.900 metri d’altezza, al Vallone di Vertosan (AO). Il 18, spazio a Willie Peyote al Lago Goillet, a Breuil-Cervinia (AO). Gran finale il 24 con Francesca Michielin in località La Joux di La Thuile (AO), paradiso per escursionisti e biker al confine con la Francia.

Il concerto di Elodie al Lago Gabiet Gressoney-La-Trinité in Valle d'Aosta per Musicastelle Outdoor ©Enrico Romanzi

Il concerto di Elodie al Lago Gabiet Gressoney-La-Trinité in Valle d'Aosta per Musicastelle Outdoor © Enrico Romanzi

NON SOLO CLASSICA IN TOSCANA

Musica sulle Apuane, ogni domenica dal 4 luglio, debutta ai Prati del Campaccio, Massa, con l’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole diretti dal Maestro Edoardo Rosadini. E procede a Palagnana (LU) col Quartetto Guadagnini e Gioia Giusti, direttrice del festival. Sette giorni dopo ci si diverte a Resceto (MS) con Classica for dummies, spettacolo dei Microband, Luca Domenicali e Danilo Maggio, definiti i fratelli Marx della musica comica. Un'altra settimana e al Monte Folgorito, tra i comuni di Montignoso (MS) e Seravezza (LU), si ascolta musica e poesia degli Scanzonati, con le incursioni ironiche dell’attore David Riondino. Nel primo giorno agostano, a Campocecina (MS), l’Ensemble di ottoni e percussioni dell’Orchestra della Toscana esegue i capolavori di Ennio Morricone e Astor Piazzolla. Chiusura l’8 agosto al rifugio Nello Conti, sul Monte Tambura, tra le province di Lucca e Massa, con due talenti in erba, il 4Etto Yukali e il Quartetto d’archi Orfeo.

Musica sulle Apuane ©Alessio Amato

Musica sulle Apuane © Alessio Amato

IN TRENTINO VIVALDI E BANDONEON

I Suoni delle Dolomiti, in Trentino, parte il 15 luglio al Passo di Lavazè (BZ): I Solisti Aquilani e Natalino Balasso reinterpretano Vivaldi in Una nuova stagione. Il 23 agosto, a Malga Canvere (TN), il maestro Gidon Kremer, la Kremerata Baltica e Arne Glorvigen al bandoneon eseguono brani di Astor Piazzolla. A chiudere il sipario, il 24 settembre, ci pensa Niccolò Fabi al Rifugio Micheluzzi (TN). Nel mezzo, da non perdere il viaggio nella narrazione orale con il cantastorie Stefano Massini a Pian della Nana (TN), il 30 agosto, i concerti di Gaetano Curreri e Paolo Fresu il 1° settembre a Camp Centener, ai piedi delle Dolomiti di Brenta, e Daniele Silvestri al Bait del Germano l’8. E, ancora, una tre giorni di trekking in partenza il 18 da San Martino di Castrozza (TN), con Neri Marcorè, il chitarrista Domenico Mariorenzi, il violoncellista e direttore di Suoni delle Dolomiti, Mario Brunello, e il clarinettista Gabriele Mirabassi, che concludono il cammino con un concerto a Villa Welsperg (TN) il 20.

Val di Fassa - Rifugio Micheluzzi - Avi Avital - Giovanni Sollima ©Daniele Lira

I Suoni della Dolomiti, Val di Fassa, Rifugio Micheluzzi, Avi Avital, Giovanni Sollima © Trentino Marketing/Daniele Lira

TREKKING E NOTE IN UMBRIA

Nei caratteristici borghi dell’Umbria che popolano il Parco naturale del Monte Cucco, in provincia di Perugia, prende vita Suoni controvento, rassegna di trekking letterari, giochi di gruppo, degustazioni e musica. A partire dai concerti di luglio con Raphael Gualazzi, il 23 a Villa Fabbri a Trevi, e Ludovico Einaudi che chiude il mese a Serrasanta. Cambia la pagina del calendario e il 1° agosto si va a Pian di Rolla, sul Monte Motette, per i Fast Animals and Slow Kids, il 22 al Rifugio Genziana, sul valico di Forca Canapine a Norcia, per Francesca Michielin, e il 28 nell’Area archeologica di Carsulae (TR) per Levante.

Il concerto di Brunori Sas per Suoni Controvento

Il concerto di Brunori Sas per Suoni Controvento

SUONI D’ABRUZZO E PUGLIA

Per chi ama le escursioni in trekking per raggiungere i teatri naturali dove le note sposano la natura c’è Paesaggi sonori, in Abruzzo. L’ospite più atteso è Niccolò Fabi, pronto a far risuonare la sua voce il 30 luglio a Peltuinum (AQ), antica città italica dei Vestini.

In Puglia Suoni della Murgia celebra la musica etnica ad Altamura. Si apre il 21 luglio: alla dimora Cagnazzi, Vito Signorile presenta l’album Col Sud a tracolla. Si chiude il 24 settembre: al Teatro Mercadante il docufilm Campo 65 di Gianfranco Pannone. Nel mezzo vari artisti, tra cui Maria Moramarco, il 21 agosto nella stessa location dell’inaugurazione.

Paesaggi Sonori ©Fabrizio Giammarco

Paesaggi Sonori © Fabrizio Giammarco

SARDEGNA A TUTTO JAZZ

Infine, la Sardegna: dal 7 al 16 agosto è tempo di Time in jazz, il festival ideato e diretto da Fresu. Il titolo di quest’anno, Stelle - Isteddhos, s’ispira a Dante e giunge fino a David Bowie, a cui è dedicato Heroes, uno dei concerti di spicco che il trombettista sardo tiene l’11 nella sua città natale, Berchidda (SS). Da non perdere, poi, Mario Venuti il 9 a Porto Rotondo (SS), il Trio Bobo (con Faso di Elio e le Storie Tese al basso) il 10 ad Arzachena, in Gallura, il trombettista israeliano Avishai Cohen il 12 e Fabio Concato il 14 a Berchidda. Fresu chiude il festival allo Stagno di San Teodoro (SS) il 16 agosto insieme al contrabbassista svedese Lars Danielsson. Con l’orecchio teso verso la melodia e l’occhio rivolto alle stelle, è ricca di musica l’estate italiana.

Articolo tratto da La Freccia