Ci sarà un treno tra i protagonisti cinematografici dei prossimi giorni. Dal 17 al 19 gennaio arriva nelle sale italiane Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen, l’anime giapponese che ha stracciato ogni record d’incassi a livello internazionale con oltre 450 milioni di euro riscossi al botteghino.

Locandina del film Demon Slayer. Il treno Mugen

La storia che i fan italiani potranno vedere sul grande schermo segue in continuità gli eventi visti nella prima stagione della serie animata da cui il film è tratto. Questa produzione dello studio Ufotable a sua volta prende origine dal manga di Koyoharu Gotoge, il più venduto degli ultimi cinque anni. Il titolo è diventato, infatti, un punto di riferimento per l’animazione mondiale: la trasposizione cinematografica del regista Haruo Sotozaki nel solo Giappone è riuscita a superare i primati che erano stati registrati da produzioni di successo come La città incantata, Titanic e Frozen. In Italia è stato pubblicata da Amazon Prime Video lo scorso luglio e ora arriva nei principali cinema del nostro Paese (elencati qui) grazie a un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit.

Tanjiro, il protagonista del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Tanjiro

DEMON SLAYER – THE MOVIE. IL TRENO MUGEN: LA TRAMA

Prima stagione

Per comprendere al meglio il film è sicuramente consigliato vedere prima gli episodi della prima stagione, almeno per comprendere meglio storia e caratteristiche dei personaggi. Già da queste prime narrazioni il protagonista è Tanjiro, il primo figlio di una famiglia numerosa, rimasto orfano del padre. Mentre è fuori casa per vendere del carbone, la madre e i fratelli vengono uccisi da un demone. L’unica che riesce a salvarsi è la sorella Nezuko che però resta in uno stato intermedio tra essere “umano” e demone.

Nezuko, la sorella di Tanjiro, il protagonista del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Nezuko

Inizia così per Tanjiro una serie di avventure per trovarle una cura, nascondendola in una cassa di legno per proteggerla dai nemici e dal sole che ha il potere di incenerire i demoni. Si unisce alla Squadra degli ammazzademoni, cui più abili spadaccini sono chiamati Pilastri, e viene addestrato dall’ex pilastro Urokodaki nell’utilizzo della tecnica della spada e della Respirazione dell'Acqua.

Zenitsu, uno dei personaggi del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Zenitsu

Il film

Completata la riabilitazione presso la Villa delle Farfalle (la residenza dei pilastri Shinobu e Kanao), Tanjiro, Nezuko e gli amici Inosuke e Zenitsu ricevono dal corvo del legame (una sorta di ricetrasmittente per ricevere gli incarichi) la loro prossima missione: devono raggiungere il treno Mugen (parola che in giapponese significa Infinito), dove oltre 40 persone sembrano essere scomparse in brevissimo tempo.

Inosuke, uno dei personaggi del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Inosuke

I ragazzi si uniscono a uno dei più potenti spadaccini della squadra ammazzademoni, il Pilastro delle Fiamme Rengoku Kyojuro e si troveranno ad affrontare il demone Enmu. È lui a tenere in ostaggio il treno Mugen che sembra viaggiare a folle velocità sui binari della disperazione. Il demone lega i passeggeri con delle corde, facendoli sprofondare nei loro sogni: questi sono a volte felici, altre volte pieni di verità scomode, in altre occasioni ancora pieni di illusioni e per nulla corrispondenti alla realtà. 

Il Pilastro delle Fiamme, Rengoku Kyojuro, uno dei personaggi del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Rengoku Kyojuro

Il mondo dei sogni che il demone mostra non è sconfinato ma ha una forma circolare e colui che sogna sta al centro. Al di là dei confini di quel mondo giace il territorio del subconscio. Qui è posto il nucleo dello spirito, elemento vitale: se viene distrutto, come tenta di fare il demone, anche per interposta persona, il sognatore diventa un vegetale.

Il demone Enmu, uno dei personaggi del film Demon Slayer – The movie: Il treno Mugen

Il demone Enmu

Come ci ha ormai abituato l’animazione nipponica, dietro ogni narrazione c’è sempre una riflessione intima. Il film diventa così un invito a riflettere sulla nostra esistenza e sull'inutilità del porsi dolorosamente delle domande di cui si è già consapevoli di non avere risposta. Le sofferenti avventure dei protagonisti consigliano di non perdersi nei rimorsi o nelle nostalgie dei tempi andati, per quanto questi abbiano regalato emozioni, positive o negative che siano. La vita merita pur sempre di essere ancora vissuta.