In apertura Valentina Corti durante lo spettacolo

Valentina Corti, ospite ai microfoni di FSNews Radio, torna in scena al Teatro Marconi di Roma dal 29 dicembre all’8 gennaio con lo spettacolo Più vera del vero, una commedia scritta da Martial Courtier vincitrice del Premio Molière nel 2002. Una storia che mette in evidenza un argomento attuale e che porta a riflette su come i robot possano apparentemente avere sembianze umane e provare sentimenti. Sul palco ad accompagnare l’attrice romana Felice Della Corte, a curare anche la regia, e Riccardo Graziosi.

 

La commedia narra la storia di Francesco che regala al suo migliore amico Giulio, un uomo single e in cerca del grande amore, un androide modello RCA 222 di nome Cloe. Il robot ha tutte le caratteristiche per far perdere la testa agli uomini: bellezza, classe e un menù accessorio integrato che la rende capace di provare sentimenti. All’apparenza il modo di gestire un fidanzamento sembra facile ma finisce rapidamente per diventare un boomerang emotivo. L’amore è vero e anche se lei è una macchina, i problemi diventano veri. 

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Valentina Corti

Valentina Corti durante un set fotografico

Lo spettacolo è una sorta di gioco degli specchi nel quale Martial Courcier ha anticipato di due anni la società di Io, Robot il film del 2004 ispirato alla celebre antologia di Isaac Asimov, presentando come reale la possibilità romantica tra umano e androide come nella trama di un altro film, Her, del 2013. Più vera del vero fa emergere, anche se in chiave comica, il problema della coscienza cibernetica dimostrando che il teatro come il cinema e la televisione può diventare uno spazio culturale di grande riflessione esistenziale.

Valentina Corti set fotografico

Valentina Corti

Una nuova esperienza teatrale per Valentina Corti che aggiunge ad una carriera ricca di successi ed eccelse interpretazioni, un tassello importante per continuare quel filone artistico che la rendono una delle attrici più apprezzate dal pubblico italiano. Già vincitrice nel 2014 del Premio l'Oreal Paris per il cinema in occasione della Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia, in un solo atto l’attrice potrà esprimere il suo invito a vivere la vita a discapito di un tipo di tecnologia troppo invasivo e troppo deleterio per i rapporti umani.