Foto: Bogdan Chilldays Plakov

«Il mio prima festival ha fatto Rumore, il secondo ha fatto stare tutti Zitti e buoni, ma il terzo è da Brividi». Amadeus chiude così, usando i titoli dei brani vincitori delle edizioni che ha condotto, il grande successo dell'evento musicale più amato dagli italiani. Il dato complessivo è, infatti, il più alto dal 2000: sono stati 13 milioni e 205 mila gli spettatori sintonizzati sulla kermesse più amata dagli italiani, con il 65% di share. La proclamazione dei vincitori Mahmood e Blanco, tra l'1:49 e l'1:56, è stata vista da 6 milioni 422 mila persone, con uno share del 73.4%. Il picco di ascolto è stato registrato alle 22:38 con 16 milioni 894 mila, quello di share all’1:47 con l’81.2%.

 

Record anche sulle piattaforme digital: il live streaming di Sanremo Start e di Sanremo e tutti i contenuti on demand, l’intera edizione del Festival ha registrato 29,5 milioni di views con un aumento del 48 per cento verso pari perimetro 2021. Ed è stato l’evento tev più discusso sui social con 9,1 milioni di interazioni.  Il picco su Twitter è stato registrato alle 01.49 durante la proclamazione di Mahmood e Blanco.

E veniamo proprio ai vincitori, Mahmood e Blanco, che hanno convinto, sin dalla prima apparizione sul palco dell'Ariston con la loro Brividi. Il cantautore milanese, già salito sul gradino più alto del podio (nel 2019) con Soldi, descrive il brano vincente quest'anno come il racconto di «due ragazzi, appartenenti a due generazioni, che amano con lo stesso trasporto e gli stessi timori - la paura di sbagliare e di sentirsi inadeguati, incapaci di riuscire a trasmettere ciò che si prova - e con la voglia di amare in totale libertà, dando tutto di sé. La visione romantica e quella più concreta e passionale dell’amore sono accomunate dalla volontà di vivere un sentimento puro e totalizzante, abbattendo barriere, in completa libertà».

Gli fa eco Blanco, diciottenne di talento abbonato alle prime posizioni delle chart: «Brividi rappresenta per me tutti quei momenti in cui le emozioni ci rivelano per quello che siamo davvero, ci mettono a nudo. Il brano racconta di uno stato d’animo che riesco ad esprimere solo cantando e urlando. Si tratta di un incrocio di vite: la mia, che trova un punto in comune con quella di Mahmood e in un certo senso con quella di tutti, perché ad ogni età i sentimenti -soprattutto l’amore- ci rendono fragili e felici nello stesso momento».

 

La seconda posizione è andata a Elisa con O forse sei tu e la medaglia di bronzo l'ha portata a casa Gianni Morandi e la sua Apri tutte le porte, vincitrice anche del Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla". L'eterno ragazzo della musica italiana ha vinto anche la serata delle cover in coppia con l'autore del pezzo in gara: Jovanotti.

 

Il Premio della Critica "Mia Martini" è stato assegnato a Musica di là dal mare di Massimo Ranieri, Elisa si è invece aggiudicata il Premio "Giancarlo Bigazzi" per la miglior composizione musicale. E Fabrizio Moro il Premio "Sergio Berdotti" per il migliore testo per Sei tu.

 

Meritano una menzione pezzi molto forti come Ciao Ciao della Rappresentante di Lista, Dove si balla di Dargen D'Amico, Insuperabile di Rkomi e Inverno dei fiori di Michele Bravi.

 

Sanremo non si ferma, già si pensa a una quarta edizione con Amadeus, nel frattempo non resta che vedere quali saranno le canzoni che, in radio, funzioneranno meglio.