In apertura uno scatto della scorsa edizione

Parte oggi l’ottava edizione della rassegna Un Fiume di Musica, un’iniziativa culturale che si svolge alla Darsena di Ferrara in una banchina abbandonata diventata, grazie ad un progetto di valorizzazione, una piazza culturale urbana. Una kermesse vivace e creativa che terrà compagnia agli appassionati fino al 17 agosto con ventuno concerti, centinaia di musicisti coinvolti e iniziative solidali. A presentare il festival ai microfoni di FSNews Radio l’anima nonché musicista della rassegna Ambra Bianchi.

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Un fiume di musica

La locandina di Un fiume di musica

Tra musiche e solidarietà, con ingresso e offerta libera da destinarsi alle organizzazioni di volontariato, il festival è organizzato dall’Associazione Musicisti di Ferrara APS, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer, il patrocinio e il contributo del Comune di Ferrara e la partecipazione di una fitta realtà associativa (Jazz Club Ferrara, Dipartimento Jazz del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, Wah Wah Magazine, Il Gruppo dei 10, Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese, Flying Boppers).

 

Tre mesi di musica in una location unica nel suo genere che regala al pubblico un’ampiezza artistica eccelsa nata proprio per celebrare una delle arti più amate al mondo con lo scopo, inoltre, di offrire uno spazio di condivisione, promozione, incontri e riflessioni. A dare luce alle varie iniziative tre festival dedicati proprio all’interno della kermesse: il Gypsy Guitar incentrato sul mondo jazz, swing e manouche della chitarra, lo Swing River, dedicato allo swing, rock 'n' roll e rockabilly, con stage di ballo gratuiti e vintage market ed infine il Wah Wah Music Fest, festival di musica d’autore indipendente.

Un fiume di musica

Uno scatto della scorsa edizione

Tanti gli appuntamenti settimanali del lunedì e giovedì sera con la musica dal vivo, all'insegna di vari generi e con le più disparate proposte artistiche. Ogni evento sarà all’insegna della ricercatezza sonora con un volume consono nel rispetto del quartiere divenuto grazie all’iniziativa un vero presidio culturale.