In apertura, la compagnia di danza austriaca Hungry Sharks durante la scorsa edizione © Arnold Poeschl

Microcosmo è il titolo della 39esima edizione di Bolzano Danza, il festival di danza che per due settimane, dal 14 al 28 luglio, anima l’intera città di Bolzano. Dalle sale del Teatro comunale alle piazze e ai parchi cittadini, dal Museo d’arte contemporanea alla Fondazione Antonio Dalle Nogare, fino alla terrazza panoramica affacciata sui vigneti di Caldaro, la danza occupa diversi luoghi urbani e spinge gli spettatori a riflettere sul legame tra mente e corpo sociale.

 

Compagnie nazionali e internazionali, provenienti da Spagna, Francia, Germania, Austria, Croazia, Stati Uniti, Benin e Australia, si lanciano così in 27 spettacoli con l’obiettivo di far riflettere, unicamente attraverso il movimento, su temi complessi come amore e inclusione, violenza e dialogo, scambio intergenerazionale e affermazione femminile.

Moritz Ostruschnjak in Rabbit Hole

Moritz Ostruschnjak in Rabbit Hole © Franziska_Strauss

Inaugura la manifestazione la compagnia australiana Shaun Parker & Company con lo spettacolo King, pensato insieme al cantante bulgaro Ivo Dimchev, mentre la francese Maud Le Pladec si esibisce mercoledì 19 luglio con Silent Legacy. In prima nazionale venerdì 21 luglio dalla Spagna Metamorphosis Dance presenta Prisma, mentre il Teatro La Ribalta - Accademia della diversità nella stessa giornata e quella successiva si dedica ai più piccoli con Lo specchio della regina.

 

Il festival non si esaurisce però negli eventi: al cartellone, organizzato e promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la direzione artistica di Emanuele Masi, si associano dei corsi di formazione nei diversi stili di danza per amatori di tutti i livelli a cura di Südtirol KulturInstitut e proposte di musica dal vivo come quella del quartetto d’archi dell’Orchestra Haydn e del pianista Scipione Sangiovanni, passando per il jazz di Laura Agnusdei, l’elettronica di Chloé Thévenin e le percussioni di Manos Tsangaris.