È uno dei volti televisivi più amati. Lo abbiamo visto in quasi tutte le fiction targate Rai1, da Che Dio ci aiuti a Blanca, fino a Doc - Nelle tue mani tornato sulla rete ammiraglia di viale Mazzini. Ma Pierpaolo Spollon, uragano di simpatia e talento, spopola anche sulle piattaforme di streaming. Dopo Odio il Natale, su Netflix, è su Prime Video in versione canterina nel nuovissimo Karaoke Night-Talenti senza vergogna.

 

Cominciamo da Doc - Nelle tue mani: cosa ci dobbiamo aspettare dal medico Riccardo Bonvegna, il personaggio che interpreti?

È appena uscito da una forte crisi: ha perso la compagna e lasciato l’ospedale. Ma poi ci

ripensa. Una delle prime battute, infatti, è: «Sono tornato, ma solo perché mi hanno detto che il nuovo primario è un disastro». Quando una persona soffre tanto e conosce un lato oscuro della vita, poi ha paura che quell’ombra possa seguirlo ovunque.

 

Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto una fiction di tanto successo?

Mi ha fatto conoscere al grande pubblico, regalandomi amicizie meravigliose e l’esplorazione di un ruolo complesso. Ma mi ha tolto tante energie, infatti è arrivato il momento di ricaricarsi.

 

Qualche novità per gli affezionati?

Il vuoto lasciato da attori che non ci sono più viene colmato ampiamente da nuovi ingressi di estremo talento e umanità: Elisa Wong, Laura Cravedi e Giacomo Giorgio. Chi sceglie il cast di Doc non sbaglia un colpo.

 

Arriviamo a Karaoke night - Talenti senza vergogna, su Prime Video…

Il format si basa su una forma di intrattenimento musicale che tutti conoscono. Si va assieme a intonare brani davanti al pubblico per superare il proprio imbarazzo e quello degli altri che si riflette su di noi. Ci si diverte cantando di cuore, in maniera stonata. Non conoscevo gli altri protagonisti, ma abbiamo trovato un grande feeling. E poi ho una legge mia: se una cosa fa ridere e mi fa stare bene la devo fare, non importa la reazione della gente.

 

Parliamo di viaggi. Quello che ricordi con maggior piacere?

Tutti gli Interrail: sai quando parti e quando torni ma non puoi prevedere quello che succederà in mezzo. Il più bello è stato il viaggio in treno che mi ha portato a Barcellona e poi alla scoperta di tutta la Spagna. Alcune mete le ho visitate anche due volte. Praticamente ero diventato un capostazione, come mio nonno, tra l’altro.

 

Buoni propositi per il 2024?

Uno solo, rimasto inascoltato da 35 anni: iscrivermi in palestra, ma soprattutto frequentarla.