Foto © Chiara Mirelli

La sua carriera è un viaggio scintillante che, da anni, fa sognare il pubblico italiano. Lorella Cuccarini continua a conquistare il cuore dei fan con tante novità capaci di rendere il 2024 davvero scoppiettante. Oltre a essere una delle prof più amate del talent show Amici di Maria De Filippi, su Canale 5, dal 6 al 10 febbraio divide con Amadeus il palco del 74esimo Festival di Sanremo, dove venerdì 8 sarà protagonista della serata delle cover. Non finisce qui: dopo i festeggiamenti per i 35 anni della hit La notte vola, la Lorella nazionale comincia le celebrazioni per i suoi 40 anni di carriera con la commedia musicale Aggiungi un posto a tavola, dal 10 marzo a Milano e dal 6 aprile a Roma. Raggiante più che mai anche durante la nostra chiacchierata.

 

Sarai co-conduttrice a Sanremo. Quando ti ha chiamata Amadeus?

È successo dieci giorni prima dell’annuncio. Ho ricevuto un suo messaggio di sera, ma stavo cenando con la mia famiglia e avevo il telefono distante.

 

Me ne sono accorta solo successivamente. Cosa c’era scritto?

«Mi dici quando posso chiamarti?». Gli scrivo che può farlo anche subito. Ma mi risponde la mattina seguente perché stava già dormendo. Ci siamo sentiti e mi ha chiesto di condurre una serata del festival.

 

E tu?

Sono caduta dal pero: non me lo aspettavo. Gli ho chiesto di aspettare perché ho un contratto con un altro programma. Quando l’ho detto a Maria (De Filippi, ndr), era più contenta di me.

 

Ti sei chiesta perché ha scelto te?

Per il suo ultimo Sanremo Amadeus voleva accanto a sé gli amici, le persone con cui sta bene. Notizia che mi ha doppiamente emozionato: è una manifestazione di affetto e di stima reciproca. Ci conosciamo da molti anni, siamo affezionati e gli voglio molto bene.

 

Torni alla conduzione della kermesse dopo 31 anni, quindi.

Eh già, nel 1993 lo condussi con Pippo Baudo. A Sanremo ho partecipato in tutti i ruoli e per me rappresenta un pezzetto di casa. È un programma imprescindibile: fa parte della nostra tradizione, della cultura musicale italiana. È l’evento per eccellenza dal quale non ci si può esimere come spettatori. Prima che come professionista, infatti, lo vivo come spettatrice. Queste ultime edizioni sono state molto forti: le canzoni ci hanno accompagnato per tutto l’anno. È diventato un programma di tendenza. E infatti, a vedere il cast, sembrano tutti superospiti.

Lorella Cuccarini nel video del brano La notte vola 35° Anniversary, un omaggio alla sua hit più famosa 

Foto © Chiara Mirelli

Il brano della manifestazione che porti nel cuore?

Sicuramente Un altro amore no, quello con cui ho gareggiato nel 1995, proponendomi al pubblico con un pezzo diverso che mi ha dato un sacco di soddisfazioni. Mi vengono in mente anche le bellissime E poi di Giorgia e Gente come noi di Spagna.

 

Cosa ne pensi degli altri conduttori?

Mi dispiace solo che non ci incontreremo. Marco Mengoni lo conosco dalla sua nascita artistica, me lo ricordo dopo la vittoria a X Factor. Partecipai a un suo live a Roma e ho un aneddoto divertente legato al musical Il pianeta proibito, che portai in scena qualche anno fa.

 

Racconta un po’…

Alla prima dello spettacolo, al Teatro agli Arcimboldi ci fu un disguido tecnico: andò in palla la macchina delle proiezioni. Il regista Luca Tommassini si scusò, chiamò Marco sul palco per intrattenere il pubblico e lui fece un mini concerto. Mi fa piacere che sia diventato una star.

Lorella Cuccarini a teatro nel musical Rapunzel

Foto © Chiara Mirelli

Torniamo agli altri presentatori…

Con Fiorello abbiamo vissuto gli anni ‘80 e ‘90 a Mediaset e ci stimiamo molto. Teresa Mannino la trovo simpatica e bravissima. Giorgia la amo profondamente: come artista è ineguagliabile. E poi è simpaticissima, sono certa che questa cifra uscirà fuori a Sanremo.

 

I tuoi figli come hanno reagito alla chiamata di Amadeus?

Sono molto orgogliosi e contenti. È stato un regalo inaspettato. Penso che nella vita non ci sia nulla di dovuto. Ho lavorato sempre con grande passione e responsabilità nei confronti del pubblico.

 

Hai da poco festeggiato i 35 anni della mitica hit La notte vola e già cominci le celebrazioni per i 40 di carriera, che si concluderanno nel 2025. Che cos’hai in programma?

Tanti progetti. Il primo è un album celebrativo, contenente 13 sigle e brani storici dal sound contemporaneo, curato dai producer più in voga della scena musicale italiana. Mi piace l’idea e la sfida di rielaborarli in chiave diversa. Il disco vanterà una serie di featuring illustri che verranno svelati man mano. Per ora non posso anticipare i nomi dei miei compagni di viaggio.

 

In tv ti vedremo da qualche altra parte, oltre ad Amici?

Io sto molto bene con Maria. Quest’anno erano arrivate altre proposte, ma le ho rifiutate perché mi piace molto questa famiglia e il ruolo che sto ricoprendo. Amo accompagnare questi giovani nel difficile mondo dello spettacolo. E trovo bellissima l’idea di trasferire la mia esperienza professionale e umana a ragazzi e ragazze che hanno l’età dei miei figli.

 

Facciamo un passo indietro. Sei rimasta nell’immaginario collettivo grazie a programmi come Buona domenica, Paperissima, La notte vola, Odiens. Che clima si respirava in quegli anni a Mediaset?

Era fighissimo. Uno spazio nuovo dove c’erano tanta energia, creatività e la voglia di stare al passo coi tempi. Quei format erano lo specchio di quello che stavamo vivendo. Non è un caso se ancora oggi li ricordiamo con nostalgia. Quegli anni non torneranno

più, ma ce ne saranno altri. Si possono ancora fare programmi di quel tipo, basta avere voglia di sperimentare.

 

Quindi il varietà è vivo e lotta insieme a noi.

Amici è un varietà a tutti gli effetti, in cui colpisce il fatto di vedere giovani con tanta voglia di fare, capaci di mettersi in mostra attraverso le proprie capacità.

 

Forse i reality show hanno fatto il loro tempo?

In quei programmi bisogna essere bravi a raccontarsi, ma a volte esce solo l’immagine che un concorrente vuole trasmettere all’esterno. La prima edizione del Grande Fratello mi piacque molto: era davvero un esperimento sociologico, i partecipanti non sapevano a cosa sarebbero andati incontro. Oggi c’è consapevolezza dei meccanismi e, dal mio punto di vista, è meno interessante.

 

A teatro hai sbancato con Rapunzel, ma c’è un altro grande spettacolo in programma…

A marzo sarò in scena con Aggiungi un posto a tavola. Per me è un sogno: si festeggiano i 50 anni della commedia musicale che ho avuto la fortuna di vedere al Teatro Sistina col primo cast. Conoscevo tutte le canzoni a memoria e speravo, un giorno, di vestire i panni di Clementina. In questa edizione sarò invece Consolazione e

mi dà una grande soddisfazione interpretare il ruolo che, prima di me, fu di Bice Valori. Spero di essere all’altezza.

 

Se la Lorella di oggi incontrasse la ragazzina che faceva scuola di danza cosa le direbbe?

Che sono molto fiera di lei. Ogni tanto penso a tutte le cose che ho fatto e davvero non avrei mai immaginato una simile ascesa. Vengo da una famiglia molto semplice che, quand’ero piccola, con grandi sacrifici, cercava di mettere insieme il pranzo con la cena. Pensavo che nulla di grande potesse succedere. Speravo nel meglio, ma nel mio microcosmo. Non conoscevo nessuno, nessuno mi ha instradata. Poi mi sono trovata a Fantastico con Pippo Baudo e da lì è cominciata una lunga carriera. È stato un piccolo miracolo.

 

Articolo tratto da La Freccia di gennaio 2024