Cosa hanno in comune la matematica, i treni e l’astronomia? Sono tutto il mondo di Joon-Keyong, il protagonista del film Miracle: Letters to President di Jang Hoon Lee, ambientato nel 1988 in Gyeongsang del nord, Corea centrale.

 

Joon-Keyong è un giovane introverso prodigio della matematica che vive in un piccolo villaggio isolato e incastonato tra i monti, attraversato da un unico binario ferroviario privo di una stazione.

 

Come gli altri abitanti del paese, il giovane cammina regolarmente sui binari compiendo un viaggio di cinque ore al giorno per andare a scuola. Determinato a risolvere la situazione di esclusione del proprio paese, Joon-Keyong decide di scrivere al presidente della Corea del Sud grazie al supporto di sua sorella e di una compagna di scuola.

 

Ispirato a una storia reale, Miracle è una fiaba moderna, una storia di formazione condita con pennellate ironiche e assoli nella psicologia dei personaggi.

 

Dal finestrino del treno scorrono immagini di una Corea del Sud rurale in viaggio verso la modernità metropolitana. Il film è stato infatti interamente girato all'aperto e in luoghi della provincia coreana.

 

Nonostante il nome del titolo, la pellicola racconta una storia terrena, del miracolo di trovarsi, di battersi per i propri sogni e ideali e trovare nell’altro la propria casa.