Zaino in spalla, scarponcini ben allacciati, cartina dei sentieri alla mano e che il cammino abbia inizio.
Per chi si prepara a passeggiate estive in montagna o per chi sogna ad occhi aperti verdi paesaggi tra le temperature torride della città, il film Le Otto montagne è un invito a rivolgere lo sguardo verso vette sempre più alte.
Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega del 2017, la trasposizione cinematografica si è aggiudicata nel 2023 ben quattro David di Donatello come Miglior Film, Migliore Sceneggiatura non originale, Migliore fotografia, e Miglior suono.
Diretto dal noto regista belga Felix Van Groeningen insieme all’attrice Charlotte Vandermeersch, il film è interpretato da una coppia consolidata e stellata di attori, Alessandro Borghi e Luca Marinelli.
Una storia di amicizia, di padri e figli, di scoperta di sé e dei sentieri da percorrere per incontrare l’altro.
Bruno vive nel villaggio di Graines, in Val d'Ayas, dove Pietro si trasferisce in vacanza l’estate con la famiglia. Sullo sfondo dei paesaggi valdostani i due si riconoscono simili nelle differenze e costruiscono un legame che sfida il tempo, le mancanze e le diversità.
Due bambini che diventano uomini mentre scalano montagne fisiche ed emotive. Si rincontrano infatti da adulti quando Pietro decide di tornare in alta quota nella speranza di fare pace con un passato doloroso e un complicato rapporto con la figura paterna.
Non solo una storia di amicizia, ma quella di due persone che cercano un senso alla propria vita attraverso la montagna. Bruno lo trova tra le vette a lui note mentre Pietro vaga nomade per il mondo alla ricerca di un luogo da chiamare casa.
Il titolo si ispira alla cultura nepalese secondo la quale esistono otto catene montuose concentriche intervallate da otto mari con al centro la cima più alta del Monte Meru.
Per Pietro l’unico cammino felice possibile è passare da una delle otto montagne all’altra senza avvicinarsi mai a quella centrale che è invece il solo posto dove desidera fermarsi Bruno.
Due percorsi diversi, diretti verso cime opposte ma che si affacciano sulla stessa valle dove quei sentieri hanno avuto origine perché lì due bambini si sono incontrati, scoperti adulti e hanno permesso alle loro radici di intrecciarsi e diventare ali.
Ciak si viaggia è una rubrica di FSNews dedicata a chi ama viaggiare anche solo guardando un film.
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