Là dove si arresta il potere delle parole, cominciala musica», diceva Richard Wagner. E la musica è la più eterea delle arti, dotata di potere salvifico per il mondo, capace di esprimere bellezza assoluta e trasportare gli animi oltre i sensi. 

L’Auditorium Parco della Musica di Roma è tra le prime istituzioni in Italia a riaprire le porte all’incontro e alla fruizione dal vivo di spettacoli e momenti culturali, con un cartellone di eccezionale qualità. Il complesso architettonico progettato da Renzo Piano, che si snoda attorno alla grande cavea, moderno anfiteatro all’aperto, sfoggia tutta la sua versatilità diventando il palcoscenico di oltre 60 concerti ed eventi artistici che animano la stagione estiva fino al 27 settembre con il titolo programmatico “Si può fare”.

Colapesce e Dimartino

Colapesce e Dimartino

«Che sia possibile è quello che la scena musicale italiana e tutto il mondo della cultura, in grave sofferenza da oltre un anno, non vedono l’ora di dimostrare», commenta Daniele Pittèri, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, che gestisce l'Auditorium. «Ripartiamo con speranza, quella che solo l’arte è capace di regalare. Il calendario è pensato per attrarre tutti e va avanti fino a fine settembre. Nella splendida cavea, tutti i concerti avvengono nel pieno rispetto delle norme vigenti. E oltre alla musica ci sarà la letteratura, con grandi collaborazioni come per esempio Roma Europa Festival».

“Si può fare” va oltre lo slogan colorato che si legge in giro per la Capitale: diventa il fil rouge che unisce artisti, macchinisti, personale addetto all’organizzazione e tutti i lavoratori che si alternano senza sosta per rendere possibile questa rinascita culturale collettiva di cui l’Auditorium si è fatto promotore. Il programma è articolato tra musica classica, pop, indie, jazz, rock, melodica, con nomi di enorme spessore e varietà, per avvicinarsi a un pubblico eterogeneo per gusti ed età. 

Pink Floyd Legend alla cavea del Parco della Musica (2019)

Pink Floyd Legend alla cavea del Parco della Musica (2019)

In questa staffetta senza pause, si dividono il palco voci ormai diventate familiari come Emma, Fiorella Mannoia, Fabrizio Moro, Piero Pelù, Max Gazzè e il duo Colapesce e Dimartino, che a Sanremo ha creato un vero tormentone capace di imporre un nuovo modo di ballare. Ma anche artisti più giovani come Ghemon, Willie Peyote, Dardust, Venerus, Coma_Cose. Le contaminazioni tra musica popolare e world non mancheranno con i concerti di Noa e Il Muro del Canto.

Il Paf Trio

PAF Trio

E poi il grande jazz con i Calibro 35, Robben Fordand Bill Evans, Stefano Bollani Trio, Snarky Puppy. L’11 settembre è prevista una reunion speciale, quella del PAF Trio il cui la tromba di Paolo Fresu si incontra con il contrabbasso di Furio Di Castri e la fisarmonica di Antonello Salis. Molti gli spettacoli tributo tra musica e narrazione. Il 18 luglio Nicola Piovani porta inscena il racconto mitologico Viaggi di Ulisse, il 1° agosto Christian De Sica si esibisce con un nuovo concerto-spettacolo dal titolo Una serata tra amici, il 7 la cavea accoglie i Pink Floyd Legend, il gruppo italiano che rende il miglior omaggio all’immortale band britannica.

Articolo tratto da La Freccia