In cover, Christian De Sica nel film Chi ha incastrato Babbo Natale?

Regali, dolci, alberi addobbati e cinepanettoni. Qualche anno fa era questa la prassi natalizia di molte famiglie italiane. Ora i tempi sono cambiati, ma la voglia di evasione c’è sempre. Ecco quindi che Alessandro Siani ha tirato fuori dal cilindro – o forse sarebbe meglio dire dalla calza – Chi ha incastrato Babbo Natale?, film brillante in cui condivide la scena con Christian De Sica, uno degli interpreti italiani più eclettici, pronto a immedesimarsi in Santa Claus. «Dopo Il principe abusivo, che portammo anche a teatro con grande successo, Alessandro mi ha chiamato per questa nuova pellicola che non è una favola, ma una commedia».

 

Che vicende deve affrontare il suo Babbo Natale?

Una multinazionale vuole impadronirsi della mia slitta per distribuire più velocemente i doni. Poi un elfo mi si rivolta contro e assolda il “re dei pacchi” Genny Catalano, un imbroglione napoletano che arriva nel Villaggio del Natale per distruggere l’officina dei regali. Piano piano facciamo amicizia, finché lui si innamora di mia nipote. E mi trasforma: barba, capelli lunghi e vestito bianco vengono sostituiti da capelli corti, giubbetto di pelle rossa, jeans e anfibi. Divento Babbo Cazzimma, come il modo di dire partenopeo che denota un atteggiamento risoluto. Genny mi insegna a essere più furbo, io gli spiego come essere più buono.

 

Si è divertito in questo ruolo?

Molto. Anche perché il mio Babbo Natale assomiglia ad alcuni personaggi che ho interpretato: mascalzoni e carogne che cerco di far risultare simpatici seguendo l’insegnamento del grande Alberto Sordi. Del resto, come dico sempre, San Francesco non fa ridere, il demonio sì. E a me piace prenderli in giro, i diavoli.

Cosa rappresenta il Natale per lei?

Una grande festa. Nel privato sto con parenti e amici stretti, in pigiama, a cucinare e mangiare prima di andare a messa. Per quel che riguarda la vita sotto i riflettori è il momento clou: i miei film sono sempre usciti in questo periodo e tocco con mano se quello che ho fatto è piaciuto al pubblico.

 

Cosa rappresenta il Natale per lei?

Una grande festa. Nel privato sto con parenti e amici stretti, in pigiama, a cucinare e mangiare prima di andare a messa. Per quel che riguarda la vita sotto i riflettori è il momento clou: i miei film sono sempre usciti in questo periodo e tocco con mano se quello che ho fatto è piaciuto al pubblico.

 

Altri progetti oltre a questo Xmas movie?

Dopo il film d’autore Comedians, di Gabriele Salvatores, che mi ha dato grandi soddisfazioni interpretative per il ruolo breve ma difficile, ho fatto parte del reboot di Altrimenti ci arrabbiamo, diretto dai registi YouNuts, dove farò la parte del cattivo. In questi giorni, poi, sono andato in giro per l’Italia con Pino Strabioli e una grande orchestra per lo spettacolo Una serata tra amici, dove racconto aneddoti della mia vita legando ogni ricordo a una canzone. È stato davvero un grande successo che spero di continuare a portare in tour: il contatto con il pubblico fa restare giovani e permette di respirare le mode del momento.

 

Non si ferma mai?

In questi giorni sto brigando anche per altri soggetti e sceneggiature. Ho tre pellicole in cantiere: un film americano, uno sull’amore platonico tra un uomo della mia età e una quarantenne. E un adattamento del romanzo I fannulloni di Marco Lodoli, un sogno nel cassetto che vorrei realizzare, come artista e come attore, a cui sto lavorando con Anna Pavignano. Non so a chi dare i resti insomma, e ringrazio sempre Gesù per la fortuna di poter proseguire questo mestiere che amo ancora tantissimo.

 

Qual è la sua più grande soddisfazione oggi?

Vedere ragazzi più giovani dei miei figli che mi riconoscono e mi chiamano zio. Per chi fa il mio mestiere è un enorme appagamento.

 

Che cosa vorrebbe trovare sotto l’albero?

Un po’ di tranquillità per tutto il Paese, considerate le difficoltà causate da questa pandemia, noiosa come il politicamente corretto.

 

A questo proposito, è un momento difficile per voi attori brillanti?

Una fregatura! Se oggi facessi le stesse battute che dicevo nei cinepanettoni di qualche anno fa mi arresterebbero.

 

Come vede il futuro dello showbiz?

Si investirà sempre più in serial e film per le piattaforme. La sala, che è la cosa più bella del mondo, resterà solo per i film-evento e i blockbuster.

Articolo tratto da La Freccia