In apertura la locandina della kermesse

È partita la ventinovesima edizione di ParmaJazz Frontiere Festival, la kermesse che come consuetudine porta un sottotitolo emblematico: Scosse, gesti, oscillazioni. Sotto la direzione artistica di Roberto Bonati, ospite ai microfoni di FSNews Radio, la kermesse farà ancora riferimento al tema dei “movimenti” musicali, culturali e sociali di questo nostro tempo, che è la traccia di un progetto triennale molto importante. Come sempre al centro del festival un equilibrato alternarsi fra nuove produzioni, formazione ma anche importanti ospiti.

 

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Tanti i musicisti in programma, solo per citarne alcuni, Nils Petter Molvaer alla tromba in trio con Jo Berger Myhre a chitarra e basso, Bobo Stenson e il suo tion on il recente progetto “Sphere”, Zoe Pia e Mats Gustafsson in una produzione della Fondazione Musica per Roma. Senza dimenticare il concerto in duo di Evan Parker e Walter Prati mentre Stefano Battaglia e Mirco Mariottini in scena sul palco della Casa della Musica

ParmaJazz Frontiere Festival

Bobo Stenson, Anders Jormin e Jon Fält © Caterina di Perri/ECM Records

A far da protagonista, tra le varie produzioni del festival, i progetti per orchestra di cui Roberto Bonati da anni si occupa con estrema passione. In collaborazione con Fondazione Teatro Regio e all’interno del Festival Verdi, la ParmaFrontiere Orchestra sarà in scena al Teatro Farnese per riprendere un importante omaggio dello stesso Bonati a Shakespeare e al personaggio di Lady Macbeth. E sempre al Teatro Farnese la kermesse vedrà sul palco l’European Jazz Workshop per una dedica al centenario di Marco Polo. Inoltre, come tradizione, il pubblico vedrà un’immagini di Piero Bandini a corredare la grafica con un contrabbassista sfumato su fondo bianco.