In cover: la quarta tappa del Giro d'Italia 2019, da Orbetello a Frascati

Dal 3 al 25 ottobre si rinnova la corsa tricolore per eccellenza, il Giro d’Italia. La longeva e amata competizione alla conquista della Maglia Rosa tocca quest’anno 21 tappe: partenza in bici dalla magnifica Monreale (PA), in Sicilia, e arrivo al Duomo di Milano. All’edizione numero 103, che a causa del Covid-19 si svolge eccezionalmente a ottobre, partecipa anche Trenitalia come Official Green Carrier. A testimoniare sempre di più lo stretto legame tra il viaggio in treno, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità. Non dimenticando, con uno sguardo al passato, che l’Italia è unita da più di un secolo attraverso i binari e grazie a eventi sportivi come il Giro.

 

Sono tanti i collegamenti lungo le tappe previste per il 2020 che gli appassionati possono seguire utilizzando i treni regionali. La società del Gruppo FS è presente con i suoi stand in tutte le città di partenza e di arrivo della gara. Il 14 ottobre, in occasione dell’11^ tappa, tra Porto Sant’Elpidio (FM) e Rimini, sull’Adriatico, Trenitalia trasporta ufficialmente il Trofeo senza fine, simbolo della gara ciclistica.

Il treno Pop che trasporta il Trofeo senza fine, simbolo del Giro d'Italia

Il giorno del traguardo finale, come sempre in piazza Duomo, al villaggio commerciale del Giro d’Italia viene presentato il prototipo dell’innovativo treno Regionale bimodale (ad alimentazione multipla elettrico+diesel) su cui sarà possibile, come già previsto sugli altri treni, trasportare gratis le bici pieghevoli. In tutte le tappe viene distribuita un’edizione speciale Giro d’Italia del travel book Ciclovie in cui Trenitalia propone 20 itinerari da percorrere con bicicletta e treno.

Seguire la gara è da sempre appassionante per tutti gli sportivi. Si può tifare ed esultare per campioni come Vincenzo Nibali o Peter Sagan, con un po’ di nostalgia per i duelli immortali tra Gino Bartali e Fausto Coppi. A partire dalla Sicilia, regione ricca di storia e natura toccata da quattro delle 21 tappe totali. Si attraversa Agrigento e la sua Valle dei Templi, poi si arriva in salita sull’Etna a Piano Provenzana, dal versante inedito di Linguaglossa (CT).

 

Oltre lo Stretto, lasciata l’isola, l’itinerario calabrese si alterna per chilometri tra la costa e la montagna dove è fissato l’arrivo numero cinque, a Camigliatello Silano, nel territorio di Cosenza. Dopo il passaggio in Basilicata, si corre verso la Puglia, fino a Brindisi. Le due ruote seguono con un lungo itinerario la costa adriatica da Giovinazzo (BA) a Cesenatico (FC). Si giunge in Emilia-Romagna dopo aver toccato le Marche e l’Abruzzo, con un’incursione all’interno, domenica 11 ottobre, da San Salvo (CH) a Roccaraso (AQ).

Aldo Ronconi in testa al Giro di Toscana del 1948 © Archivio Fotografico Storico FOTOWALL di Walter Breveglieri ed. MINERVA, Bologna

Dopo la 13^ tappa, tra Cervia (RA) e Monselice (PD), la cronometro si corre sabato 17: da Conegliano immersione in Valdobbiadene (TV), terra veneta del Prosecco Superiore, etichetta conosciuta in tutto il mondo. Partenza il giorno dopo dall’aeroporto militare di Rivolto (UD) per onorare un altro motivo di orgoglio italiano: prima dello start, si esibiscono le tanto amate Frecce Tricolori della Pattuglia acrobatica nazionale.

 

Anche il Friuli-Venezia Giulia con Udine e San Daniele, il Veneto con Bassano del Grappa (VI) e il Trentino con le località montane di Madonna di Campiglio e Pinzolo (TR) salutano la scia dei ciclisti, fino alla 18^ tappa. Non può mancare il Piemonte, con i panorami dell’astigiano e una tappa ad Alba (CN), patria del tartufo. Ma non ci si può fermare troppo: Milano e le guglie del Duomo attendono al traguardo. Quello dell'edizione 103, che si conquista dopo aver  percorso 3.497,9 chilometri.

 

Articolo tratto da La Freccia ottobre 2020