In cover e all'interno, Laura Rogora © Marco Iacono

Vivere puntando verso l’alto. Danzando nel vuoto per raggiungere la cima di una parete. Può capitare di nascere e crescere a Roma e amare la roccia. Di provare l’arrampicata sportiva da piccola e innamorarsene. Fino a essere inserita tra le 20 atlete che gareggeranno alle Olimpiadi di Tokyo, in questa disciplina ammessa per la prima volta ai Giochi.

 

È la storia di Laura Rogora, ventenne romana, 151 centimetri di altezza per 40 chilogrammi. Ha iniziato a scalare all’età di cinque anni: una passione ereditata dai genitori, con i quali ha compiuto le prime avventure in parete. E non si è più fermata. Lo scorso anno è arrivato il primo oro con la vittoria della Coppa del Mondo a Briançon, in Francia. Inoltre, è stata la seconda donna al mondo ad aver scalato nella falesia di Rodellar, in Spagna, una via di grado 9b, la massima difficoltà a livello femminile. Abbiamo incontrato la giovane atleta delle Fiamme Oro poche settimane prima della partenza per il Giappone.

Cosa si prova di fronte alla prima Olimpiade?

Non vedo l’ora di partire. A causa del Covid-19, l’attesa si è allungata di un anno: avremmo dovuto gareggiare 12 mesi fa. La voglia di mettersi in gioco è ancora più forte, ma con l’avvicinarsi dell’evento sta arrivando anche un po’ di ansia. È la prima volta che partecipo a una competizione così importante.

 

Come ti stai allenando?

In queste settimane sono impegnata nelle gare di Coppa del Mondo Lead, la specialità dove vado meglio: sono quattro tappe in Europa. Poi avrò due settimane di stop per recuperare e partire per la Olimpiadi. Le prove di arrampicata sono dal 4 al 7 agosto, e si svolgeranno in palestra.

 

Ci spieghi meglio la differenza tra Lead, Boulder e Speed?

Il Lead è l’arrampicata classica con la corda, su pareti alte tra i 15 e i 25 metri, con un percorso da seguire. Il Boulder si fa su strutture più basse, blocchi alti fino a quattro metri da scalare senza corde con alcuni materassi sul pavimento come protezione, ci sono diversi percorsi e vince chi ne fa di più. Lo Speed è la scalata di una parete di 15 metri da portare a termine nel minor tempo possibile.

 

Come saranno assegnate le medaglie?

Ogni atleta si cimenterà nelle tre discipline e sarà assegnata una sola medaglia a chi avrà raggiunto il miglior risultato complessivo.

 

I tuoi punti di forza?

Presentarmi ai Giochi non da favorita, forse. Tutto quello che arriverà sarà qualcosa in più. Con questo spirito gareggerò senza pressioni, con la voglia di fare bene e di godermi il momento.

 

Cosa ha consentito all’arrampicata sportiva di essere ammessa tra gli sport olimpici?

Negli ultimi anni sono aumentate le palestre dove poterla praticare. E grazie alla promozione della Federazione arrampicata sportiva italiana è cresciuto il numero delle persone che hanno iniziato ad appassionarsi a questo sport.

 

Cosa diresti a un giovane per invogliarlo a provarci?

È una disciplina che ti porta a trascorrere delle belle giornate in mezzo alla natura con gli amici. Quando sei sulla roccia non sei mai da solo, si va in gruppo, è molto divertente.

 

Non hai paura?

All’inizio è normale, ce l’hanno tutti, ma con il tempo ti accorgi che le arrampicate sono in massima sicurezza e la paura scompare. Anzi, una volta a terra non vedi l’ora di tornare in parete.

 

Cos’è per te l’arrampicata?

Qualcosa che va oltre la disciplina sportiva. Potrei dire che è uno stile di vita, perché gli amici che frequento nel tempo libero sono tutti arrampicatori.

 

Sei stata la seconda donna al mondo a scalare una parete di grado 9b, cosa vuol dire?

Le pareti sono catalogate in base alla loro difficoltà, con un valore che va dall’1 a fino al 9c per gli uomini e al 9b per le donne. Il livello di difficoltà aumenta in base a una serie di parametri, come la tipologia delle prese, la loro distanza e l’inclinazione della parete. La 9b è stata un’impresa che mi ha dato grande gioia e visibilità.

 

Vivi tra Roma e Trento, ti capita di spostarti in treno?

Sì, uso spesso le Frecce perché in quattro ore dalla Capitale raggiungo il Trentino. È il modo più comodo e rilassante per viaggiare.

Articolo tratto da La Freccia

Si scrive Tokyo 2020, si legge 2021. Il più grande evento sportivo al mondo, a causa della pandemia, è stato posticipato di un anno, ma non rinominato. Finora le Olimpiadi non erano mai state rinviate, ma cancellate a causa delle due guerre mondiali. Venerdì 23 luglio, in Giappone, iniziano i Giochi olimpici, ridimensionati a causa del Covid-19, per concludersi l’8 agosto. Dopo 13 anni di assenza tornano baseball e softball, mentre i nuovi sport voluti dal Comitato olimpico internazionale sono karate, surf, arrampicata e skateboard. A seguire le Paralimpiadi, dal 24 agosto al 5 settembre.