Promuovere il trasporto ferroviario in tutta Europa proseguendo gli investimenti in infrastrutture e in servizi di mobilità sostenibili e integrati efficacemente tra loro. Se ne è parlato oggi, mercoledì 22 giugno, a Bruxelles in un evento organizzato da Rail Forum Europe (RFE), che ha visto l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris presentare il Piano Industriale 2022-2031 e confrontarsi su importanti dossier, in una serrata due giorni, con Commissari e membri del Parlamento europeo.
L’incontro di oggi, segue infatti quelli che ieri, 21 giugno, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Ferraris ha avuto a Bruxelles con le Istituzioni europee - tra cui i Commissari Adina Ioana Valean, Paolo Gentiloni e gli eurodeputati italiani - per illustrare gli effetti a breve, medio e lungo termine del Piano Industriale del Gruppo da lui guidato, protagonista di una riorganizzazione societaria che impegnerà FS da qui ai prossimi 10 anni a investire oltre 190 miliardi, puntando su sviluppo e crescita incentrati sulla sostenibilità intesa nella sue triplice accezione: ambientale, economica e sociale.
Il Piano Industriale del Gruppo FS "è orientato a rispondere a sfide senza precedenti che affrontiamo oggi, ed è stato progettato sullo sfondo delle grandi trasformazioni globali in corso", ha detto Ferraris durante l'incontro, aggiungendo che “se oggi siamo in grado di esprimere la nostra visione su scala europea, essendo attivi in sei diversi mercati nazionali oltre l'Italia, è grazie all’apertura dei mercati nazionali e servizi ferroviari introdotti a livello UE, e alla progressiva creazione di un unico insieme di norme tecniche oltre i confini dell'Unione”.
Di pari passo con il Piano Industriale, procede la nuova organizzazione del Gruppo FS nei Poli Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano, che “ci porterà anche a perseguire tre nuove iniziative strategiche: l'efficienza energetica, un presidio coordinato sulle attività internazionali, nonché - ha proseguito l’AD - la creazione di un’unità centrale di servizi condivisi per le società controllate del Gruppo. Con la nuova governance rafforzeremo, inoltre, le sinergie tra le società operanti all'interno del Gruppo aumentandone l'efficienza e l’efficacia operativa”.
L’iniziativa di Rail Forum Europe, ha offerto l’opportunità a Ferraris di evidenziare l’importanza di connessioni moderne e interoperabili tra le capitali europee e le principali città, di un’accelerazione urgente della diffusione dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System) e della creazione di reti funzionali, moderne ed efficienti in tutta Europa: “Le reti TEN-T sono vitali e strumentali alla nostra visione, e seguiamo con grande interesse il dibattito sulla revisione del regolamento, in quanto è un fattore chiave per il trasferimento modale e per la sua crescita economica”, ha sottolineato Ferraris, aggiungendo di ritenere le reti dell'UE - digitalizzate, intelligenti e resilienti - “strumenti chiave nel contesto internazionale in rapida evoluzione che l'Europa sta affrontando. Per far fronte alle sfide della competitività globale - ha proseguito - l'UE deve migliorare la qualità della sua connettività transfrontaliera con l'obiettivo di integrare non solo le principali città, capitali, hub multimodali, ma anche aeroporti in una moderna rete ad alta velocità, così come i servizi di trasporto merci. Tali obiettivi, se raggiunti con successo, assicurerebbero notevoli benefici al mercato interno dell'UE”.
Rispondere alle sfide di questo tempo, prima fra tutte il cambiamento climatico e la relativa transizione ambientale e industriale, impone dunque un orientamento capace di guardare a livello globale alle grandi trasformazioni in corso, questo anche nel contesto della recenti crisi internazionali.
Da qui la necessità di una visione strategica lungimirante e di ampio respiro: “In tutte queste sfide, le istituzioni UE e il Parlamento europeo hanno svolto un ruolo fondamentale”, ha sottolineato il numero uno di Ferrovie. “Mi riferisco alla Next Generation EU e alla National Recovery and Resilience Facility e, più recentemente, alle proposte della Commissione Europea relative a RePower EU. Le istituzioni europee svolgono un ruolo cruciale nella definizione delle regole e degli obiettivi di domani, e non potevamo non guardare alla dimensione europea nella definizione delle nostre strategie”. Nel complesso, Ferrovie dello Stato mira a consolidare la propria visione di operatore di trasporto multimodale di passeggeri e merci: “Nell'arco temporale del Piano, il nostro obiettivo è aumentare i ricavi internazionali dagli attuali 1,8 a circa 5 miliardi di euro nel 2031, con una crescita trainata quasi interamente dall'Europa”.
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